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De Laurentiis: "Aspettiamo il Comune per firmare la convenzione, non abbandoneremo Castel Volturno"

De Laurentiis: "Aspettiamo il Comune per firmare la convenzione, non abbandoneremo Castel Volturno"

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha parlato in merito alla situazione del San Paolo.

Redazione

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto in video nel corso della manifestazione Sabato delle Idee rilasciando le seguenti dichiarazioni:

"Il San Paolo in epoca Maradoniana era lo stesso di oggi, abbiamo notato la differenza con gli altri stadi a partire dalle leggi durissime della Thatcher contro gli hooligans: il calcio inglese, parlando una lingua internazionale, è cresciuto ed è apprezzato in tutto il mondo. Quando vai all'Emirates, e noi ci andremo l'11 aprile in Europa League, e vedi che hanno speso 350 milioni di sterline permettendogli di costruire tre milioni di metri quadri tra uffici e uso abitativo...quando arrivai la prima volta a Napoli, volevo mettere mano al San Paolo con l'architetto che ha fatto l'Hotel Gallia a Milano. Volevo due grattacieli di un chilometro d'altezza, la Iervolino mi diede del matto. Sarò un pazzo, ma se porto due grattacieli alti un chilometro qui a Napoli ne parla tutto il mondo. La gente è stanca di sentir parlare sempre di pistole, camorra e Gomorra".

Sulla convenzione per il San Paolo: "Siamo in attesa della chiamata del Comune per la firma, l'abbiamo già abbondantemente verificata e negoziata".

Sul nuovo stadio: "Quando è fallita la situazione riguardante le giovanili, e mi sono spostato al Kennedy dove ci sono tanti campi, mi sono detto: o continuo a Castel Volturno, dove Ancelotti m'ha detto che nemmeno il PSG aveva tre campi di questa qualità, facendo un ponticello e creando altri quattro campi più struttura per le giovanili. Con mio figlio a Bari possiamo controllare tutto il mercato delle scuole calcio giovanili".

Sul futuro: Dopo le Universiadi, dato che in questi giorni stiamo per firmare una convenzione che legherà Calcio Napoli e Comune per altri dieci anni, una volta terminata la manifestazione parleremo con il Comune per cercare di modificare ulteriormente il San Paolo, per portarlo ai livelli affinché l’Europa, che ci vede protagonisti da nove anni, non debba più vergognarsi quando si viene a giocare al San Paolo, quando proviamo a far dimenticare la struttura ad un centinaio di ospiti".

Sulla preparazione alle Universiadi: "Non sono tanto spettatore, faccio parte del Comitato. Quando ho sentito mesi fa che si erano messi a disposizione soltanto tra i quattro ed i cinque milioni per bagni e pista d’atletica al San Paolo mi sono preoccupato: ho chiesto all’amico De Luca ‘le Universiadi passano dalla Regione, mi sembra dovuto un passaggio per il San Paolo e sarebbe il caso di cambiare sediolini, mettere tabelloni, fare l’impiantistica, cambiare le luci, mettere a posto i vari spogliatoi’. Devo dire che lui, in modo attento, ha messo a disposizione altri venti milioni di euro".