L'Inter di Antonio Conte si appresta ad affrontare il Napoli nella sfida di "San Siro" domani sera, nel big-match della dodicesima giornata di serie A. Che compagine si troveranno di fronte gli azzurri?
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La rabbia di Conte tra ambizione e “rumore dei nemici”: l’analisi sull’Inter
L'Inter di Antonio Conte si appresta ad affrontare il Napoli nella sfida di "San Siro" domani sera, nel big-match della dodicesima giornata di serie A
L'analisi sull'Inter: rabbia Conte
Una squadra sicuramente ferita, dopo l'eliminazione dalla Champions League con il quarto posto nel girone che non ha consentito nemmeno il "contentino" Europa League, come l'anno scorso, dove i nerazzurri arrivarono in finale. L'Inter per i nomi della rosa, investimenti e per come è stata costruita è sicuramente la principale candidata allo scudetto dopo la Juve. Per alcuni forse anche superiore ai bianconeri, contando le difficoltà in casa bianconera. Fallire il primo obiettivo non è stata una bella notizia, anche se il rovescio della medaglia vede ora i ragazzi di Conte gettarsi mente e corpo nel campionato. Dove con un po' di continuità può davvero ambire al titolo e interrompere l'egemonia juventina. L'allenatore è il solito: non mancano stilettate alla dirigenza, dice di non dover vincere a tutti i costi e di star costruendo da zero (e le qualificazioni Champions con Spalletti? E il budget speso sul mercato?), per poi prendersela con tutto e tutti alla prima occasione.
Non manca conferenza stampa o intervista in cui polemizza con gli addetti ai lavori. Dice di sentire quel "rumore dei nemici" (che vede ovunque) un po' come era solito fare un certo Mourinho. E quindi di tenerli lontani e fare il massimo per "il bene dell'Inter".
CHIAVE TATTICA - Tatticamente e tecnicamente è una squadra che non si discute: Lukaku, Hakimi, Barella, Handanovic. Giusto per fare qualche nome. Troppo facile indicare quella nerazzurra come una squadra da "palla a Lukaku e ci pensa lui". L'Inter non è solo questo, anche se è innegabile che sfrutta moltissimo il ruolo di pivot d'attacco del belga. Ci sono anche le discese sulle fasce, la profondità, il pragmatismo di una difesa difficile da scardinare. Servirà il miglior Napoli, su questo non c'è dubbio. La posizione in classifica? Secondo posto, 24 punti, -3 dal Milan capolista e +1 sugli azzurri.
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