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Jorginho: "Il mio agente guadagnava alle mie spalle. Volevo mollare"

Jorginho: "Il mio agente guadagnava alle mie spalle. Volevo mollare"

Il centrocampista del Chelsea, Jorginho, ha raccontato una parte del suo passato

Redazione

Un racconto carico di sofferenza quello che Jorginho, ex calciatore del Napoli ma oggi in forze al Chelsea, ha affidato proprio ai microfoni dei canali ufficiali del club inglese.

"Giocavo un torneo in Brasile e un agente mi ha notato. Mi ha portato alla sua scuola. La sua idea era che quando pensava che qualche ragazzo fosse abbastanza bravo lo mandava in Italia. Con me è successo a 15 anni, mi ha organizzato un provino al Verona e mi hanno preso. Così è cominciata la routine: allenamento, scuola, casa, scuola, allenamento. È tutto quello che ho fatto per 18 mesi, avevo 20 euro per vivere in settimana e non potevo fare altro. A Verona ho conosciuto Rafael e mi ha chiesto come me la passassi e gli ho detto che vivevo con 20 euro a settimana. Stupito, ha fatto alcune ricerche e ha scoperto che il mio agente prendeva soldi senza che io ne sapessi niente.

A quel punto volevo mollare. Ho chiamato casa in lacrime e mia madre mi ha detto che ero così vicino al traguardo, che non dovevo tornare e così sono voluto andare in prestito, in C2, alla Sambonifacese. Quando l'anno dopo sono tornato al Verona, nel frattempo promosso in Serie B, il tecnico Mandorlini mi ha detto che non avevano bisogno di me ma uno dei dirigenti che conoscevo si è impuntato per me. A gennaio, poi, il titolare nel mio ruolo si è infortunato e anche la sua riserva naturale era out così il tecnico ha scelto me. Ho giocato io e ho fatto bene, sono rimasto e da allora lui mi ha aiutato molto e ha fatto tanto per me".