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James, la magia del 10: genio e imprevedibilità per fare la differenza

James, la magia del 10: genio e imprevedibilità per fare la differenza

James è quel giocatore che può cambiare le cose

Redazione

"E al momento giusto suona il tango per magia. Lui è l'uomo giusto, che ci può far vincere", così recita Pino Daniele nel "Tango della buena suerte". Si tratta di lui, D10S. Così forte da entrare nella cultura di tutti, anche di uno che del pallone non glien'è mai importato. Qui sta il genio, qui si capisce la particolarità del numero 10.

NULLA AL CASO

Non si tratta di un ruolo come tutti gli altri. Il 10 sforna idee, principi di gioco e fantasia. Certo, alcune volte capita di vedere queste caratteristiche in un regista. La mente napoletana viaggia e si ricorda immediatamente di Jorginho o prima ancora di Cigarini: non è la stessa cosa. Il 10 è arte che prende forma in un genio.

Ricama il gioco, cuce e serve l'assist vincente. Non ha una posizione ben precisa, svaria sul fronte d'attacco e gli piace agire dietro la punta (solitamente prestante). Nel Napoli di Sarri si è visto spesso Insigne fare qualcosa del genere: tagli, cambi gioco e dribbling sull'uomo. Il problema risiede nell'imprevedibilità: il 10 è una variabile impazzita. Il vero 10.

PERCHE' SI'

In Serie A se ne sono visti pochi negli ultimi anni: visione di gioco, velocità di pensiero e tecnica sopraffina non sono caratteristiche che si trovano spesso in un unico giocatore.

Nella mente di tutti ci sono Totti, Seedorf, Snejider, poi il vuoto. La stessa Juventus non ha un numero 10 da diverso tempo. La richiesta di Carlo Ancelotti non è banale, non si tratta semplicemente di "un'occasione".

Carletto sa bene quanto il Napoli abbia bisogno di imprevedibilità: un giocatore capace di vedere autostrade in una roccaforte, bravo a dipingere capolavori, unico nel servire i compagni nel momento giusto. E poi, la caratteristica primordiale del 10: il genio.

QUEL FUOCO CHE ALIMENTA

James è tutto questo, è ciò di cui il Napoli ha bisogno e il Napoli è ciò di cui ha bisogno James. Questa storia è maledettamente simile a un giocatore venuto dal Barcellona qualche anno fa. Era considerato "grasso", "un pacco". Anche lì si trattò di una trattativa complessa e interminabile, ma alla fine Ferlaino fece il capolavoro. E lì si accese la città, perché il 10 regala emozioni.

Con le dovute proporzioni, James è quel 10 che può cambiare le cose. Quel 10 che può finalmente infiammare la squadra e la città.

È il 10 che può fare la differenza.

di Alessandro Silvano Davidde

Redazione