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Italia, Quagliarella: "Il mio segreto è lavorare con serietà. Sono cresciuto con le cassette di Maradona"

Italia, Quagliarella: "Il mio segreto è lavorare con serietà. Sono cresciuto con le cassette di Maradona"

Fabio Quagliarella, attaccante dell'Italia e della Sampdoria, ha parlato in conferenza da Coverciano

Redazione

Fabio Quagliarella, attaccante dell'Italia e della Sampdoria, ha parlato in conferenza da Coverciano: "Lavorare con serietà, ecco il segreto. Il lavoro alla lunga paga. E' bello essere qui, ringrazio il ct per questa chiamata. Cosa dico ai giovani? Il consiglio è di restare sereni. Essere convocato a 36 anni è motivo di soddisfazione, si vede che il ct guarda a tutti, a chi fa bene e a chi merita. Ad un certo punto ho detto: ma il mister mi vuole nello staff o come giocatore? Devo navigare ovviamente a vista per l'età che ho. Ora mi ritrovo a 36 anni con tanti giovani che faranno parlare di se. Eguagliare Batistuta è stata una grande gioia, era impensabile, ringrazio compagni, società, tifosi. Vado avanti partita dopo partita e vediamo che succede. Se potevo superare il record dell'ex Fiorentina? La settimana è stata intensa, bellissima. Cercavo di isolarmi, ho ricevuto tanti complimenti. A Napoli ci pensavo al gol per superare il record ma ho vissuto tutto con gran serenità, ma avevamo davanti una grande squadra. Va bene così".

Sui suoi segreti nel dettaglio:"L'importante è allenarsi bene, riposare bene. Dopo i trent'anni cambiano un po' di cose. E' importante l'alimentazione, ma è fondamentale il modo di allenarsi. Io spingo perché poi me lo ritrovo la domenica. essere poi vicino alla porta come faccio alla Sampdoria mi ha giovato, recupero palla e sono già a 25 metri dalla porta, questo è importante. Chi ringrazio? Chiunque ho incontrato nel percorso della carriera mi ha lasciato qualcosa. Come modello non ne ho avuti. Come idoli avevo Montella e Shevchenko, sono cresciuto con le cassette di Maradona".

Sull'Italia:"E' molto propositiva, gioca, crea, prova subito a recuperar palla. Trascina. A prescindere dal girone, siamo l'Italia. Bisogna tornare ad essere quello che siamo sempre stati. C'è bisogno dell'aiuto di tutti per tornare in alto".