Una salvezza, un girone abbordabile, due sole sconfitte. L'Italia di Roberto Mancini, in poco più di sei mesi, ha ridato un po' di entusiasmo a una Nazionale orfana del Mondiale 2018 in Russia, la prima volta dopo sessant'anni. Un inizio lento, causa una sola vittoria nelle prime cinque partite, con l'Arabia Saudita: due sconfitte con la Francia e con il Portogallo, pari con Olanda e Polonia. Dall'Ucraina in poi un crescendo, pur non rossiniano, con vittorie e divertimento, soprattutto con un palleggio e un'occupazione quasi sistematica della metà campo avversaria.
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Italia, la necessità di trovare un centravanti. E dei gol
Una salvezza, un girone abbordabile, due sole sconfitte. L’Italia di Roberto Mancini, in poco più di sei mesi, ha ridato un po’ di entusiasmo a una Nazionale orfana del Mondiale 2018 in Russia, la prima volta dopo...
Il problema manifestato finora è certamente l'assenza di un centravanti di grande forza, a livello dei primi al mondo. Con Belotti fuori forma - e poco convocato - Balotelli con altri problemi, Immobile finito quasi ai margini (e praticamente mai decisivo), il tridente dei piccoli è quello che dà più garanzie in fase di costruzione, ma non in quella realizzativa. Nessun gol dagli attaccanti in Nations League - due in quattro partite, su azioni da fermo - ma la necessità di trovare una soluzione in vista del girone, uno dei più semplici di sempre, con Grecia, Finlandia e Bosnia. Tmw.
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