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Insigne suona la carica negli spogliatoi: “Nessuno deve arrendersi adesso!”

Insigne suona la carica negli spogliatoi: “Nessuno deve arrendersi adesso!”

Insigne suona la carica negli spogliatoi: "Nessuno deve arrendersi adesso!", i dettagli

Redazione

Lorenzo Insigne è stato l'unico ieri a non mollare e a provarci anche quando il risultato aveva decretato il proprio verdetto. Al rientro negli spogliatoi ha vestito i panni di leader e ha ordinato alla squadra di non arrendersi proprio adesso e di lottare fino alla fine del campionato. L'edizione de Il Mattino scrive:

«Nessuno deve arrendersi adesso». Una delle partite piu' belle in uno dei giorni piu' amari. Il gol di Dybala al 93’ di Lazio-Juventus ha segnato tutto il Napoli meno che lo scugnizzo di Frattamaggiore, unico che ha cercato di reagire per evitare il tracollo di una barca che all’improvviso e' affondata prendendo quattro schiaffi in faccia dalla Roma. Ultimo ad abbandonare la nave, ultimo a cercare di tenerla a galla Lorenzo, che pure era stato il primo a regalare il sorriso al pubblico napoletano. Ha ingaggiato una sfida personale con Alisson. Alla fine si contano sulle dita di due mani le occasioni capitate sul piede di Insigne che il portierone della Roma, fantastico tra i pali, un po’ meno nella costruzione della manovra, ha sventato. Ed e' attorno a lui che il Napoli puo' e deve ricostruirsi perche' il sogno tricolore non si sciolga in primavera.

Il talento napoletano e' sotto procura fino ad aprile 2019 della Doa Management Srl, e precisamente dei tre procuratori Antonio Ottaiano, Fabio Andreotti e Ciccio Della Monica, che lo seguono fin da quando era giovanissimo e muoveva i primi calci e cioe' prima di approdare nel settore giovanile del Napoli. Un percorso che lo ha portato fino all’ultimo contratto firmato con il Napoli fino al 2022 sottoscritto il 22 aprile con il nuovo ingaggio portato a cinque milioni. Aspettare il 2019, svincolarsi e pagare una penale oppure trovare un punto d’intesa le strade alle quali e' chiamato Insigne se vuole approdare alla corte di Raiola.