Lorenzo Insigne ha rilasciato una lunga ed esclusiva intervista per Canale 21, ecco quanto è stato detto dall'attaccante azzurro.
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Insigne, intervista integrale per CN21: “Vogliamo portare lo Scudetto a Napoli”
Insigne, intervista integrale per CN21: "Vogliamo portare lo Scudetto a Napoli"
MOMENTO NEGATIVO -"Piano piano stiamo ritornando noi stessi, ma penso che in un anno ci siano momenti così. Ora dobbiamo limare qualche errore di troppo che stiamo facendo e ritornare la macchina di prima "
SCONFITTA CONTRO LA JUVE -"Ci sono rimasto male, devo dire la verità. Noi ci teniamo sempre a fare bella figura contro questa squadra perché sappiamo che c’è un’immensa rivalità. Purtroppo la partita è capitata durante il nostro periodo negativo e l’abbiamo pagata. Brucia come sconfitta, brucia ancora di più se il gol è fatto da un ex compagno. L'esultanza di Higuain? Sono rimasto un po’ male, lui ha deciso di farla e va bene così. Non mi è piaciuto perché comunque è stato tre anni qui. Ma dobbiamo pensare a noi, a questo fantastico gruppo. Non dobbiamo dar conto a niente e nessuno e continuare così"
LOTTA SCUDETTO -"Penso che fino alla fine arriveremo in due, ma sappiamo che è un campionato un po’ particolare, siamo tutti vicini in classifica. Ma siamo rimasti noi e la Juve che abbiamo sempre lo stesso passo. Inter e Roma un po’ più distaccate, però dobbiamo stare attenti perché ogni partita è una trappola e la Roma ne ha una in meno"
CROTONE -"Nonostante la lotta scudetto e la vicinanza delle squadra dobbiamo pensare a noi e testa al Crotone. Nonostante non sia la Juve, credo sia un campo molto difficile. Sono convinto ci saranno molte insidie, non siamo neanche abituati a giocare durante le feste, sarà dopo Natale, dopo i festeggiamenti, la famiglia, i pranzi. Sopratutto psicologicamente e mentalmente sarà difficile. Non sia affatto abituati alla sosta, il mister non voleva neanche concederci la settimana intera, voleva dividerla, ma alla fine ce l'ha concessa, è anche giusto per i nostri compagni sudamericani che dovevano tornare dalle proprie famiglie e stare un po' con loro"
ALTRI CLUB -"Il fatto che mi vogliamo molti altri altri club mi fa piacere perché significa che sto facendo bene con questa maglia. Ma ho la testa solo al Napoli e spero di portare il Napoli più in alto possibile. Sappiamo tutti che la carriera di un calciatore è corta ed il mio nome accostato ai club importanti fa sempre un certo effetto, per adesso però penso al Napoli. Spero di restare qui il più lungo possibile, poi si vedrà"
PRIMI TEMPI A NAPOLI -"All'inizio mi hanno fischiato molto, ma io lo sapevo che era una piazza difficile. Inizialmente mi dispiaceva un po', ma avevo sempre il sogno di portare avanti questa maglia. Oggi da napoletano essere acclamato dai miei tifosi fa sempre piacere. Io e Sepe gli unici napoletani in rosa? Non è che mi pesava ma me lo facevano pesare i tifosi. Loro si aspettavano qualcosina in più da me, proprio perché ero napoletano. Ma adesso si stanno rendendo conto che sto migliorando. Il fatto che parlino di me su tutti i giornali internazionali come "attaccante del Napoli" e quindi che la squadra sia riconosciuta da tutti anche grazie a me, vuol dire che sto facendo qualcosa di straordinario"
CORI CONTRO NAPOLI -"Mi dispiace non solo perché sono napoletano e quindi di parte. Penso che a volte siamo noi stessi i primi che screditiamo la nostra bellissima città che è una delle più belle al mondo. Così delle nostre critiche gli altri ne approfittano subito. Non credo spetti a noi intervenire contro i tifosi avversarsi, lo feci già a Genova, rispondendo alla tifoseria avversaria, ma alla fine si creano soltanto contrasti tra le tifoserie per colpa nostra. Un intervento dovrebbero arrivare dai piani alti, bisogna prendere provvedimenti. Penso che i tifosi del Napoli non abbiamo mai fatto cori contro le altre squadra in modo così offensivo, ma questa lealtà sportiva dei napoletani non viene mai puntualizzata e questo non è affatto giusto"
NAZIONALE - "Ogni volta che ci penso ci sto un po’ male, potevo essere protagonista a 26 anni insieme ad altri miei coetanei come Belotti e Verratti. Ho partecipato da giovane in Brasile, potevo provarla adesso da più grande con maggior maturità, ma non è stato così. Onestamente a me è dispiaciuto più non andare al Mondiale che non giocare. Ho sempre accettato le scelte del mister nonostante tutti i miei amici, i tifosi ed anche i giornalisti pensavano che io dovessi giocare. Non ho niente contro di lui e se un giorno lo dovessi incontrare, lo saluterei tranquillamente. Gli allenatori fanno delle scelte e noi giocatori le dobbiamo accettare sempre e comunque"
ZEMAN -"Mi ha lanciato nel calcio dei grandi. Venivo dalla primavera e mi voleva a tutti i costi a Foggia, dopodiché molte squadra di B mi volevano, ma avevo già un contratto con il Crotone. A Zeman intanto gli fu proposto di essere l'allenatore del Pescara e mi chiese di seguirlo, così io dissi al Napoli che sarei andato con lui perché credeva in me, mi conosceva e si fidava di me"
MAZZARRI -"Anche se lui giocava diversamente da Zeman, sapevo che poteva insegnarmi molto. Lì facevo la seconda punta che devo dire non c’entrava molto con me ma c'ho provato comunque ad interpretare quel ruolo, mi sono impegnato"
BENITEZ -"L’anno dopo arrivò Benitez, aveva un modulo diverso anche lui, da Zeman e da Mazzarri stesso, facevamo un 4-4-2. Con lui ho fatto più una fase di non possesso, difensiva, che non avevo mai conosciuto fino a quel momento e che mi è servita con il senno di poi, visto anche quanto ci tiene Sarri ad oggi per la fase senza palla"
SARRI -"Ci sta insegnano tantissime cose e quando scendiamo in campo ci divertiamo, oltre al lavoro, ai sacrifici, quando ti diverti sei più spensierato e fai anche più risultato. Sarri cura tutto, i difensori fanno il doppio, addirittura lavorano di più degli attaccanti e devo dire mi dispiace per loro. Cura ogni minimo particolare è un perfezionista. Conosce ogni minimo difetto e pregio di ognuno di noi. A livello umano? Il mister nel momento in cui si può scherzare, lo fa tanto, ma per esempio durante i 10 minuti dei calci piazzati non vuole sentir volare una mosca. Ci tiene molto perché dice che è arrivato fin dove è arrivato grazie ai calci piazzati. All'inizio noi non eravamo abituati o meglio non eravamo pronti, ma dopo 3 anni abbiamo capito e cerchiamo di non farlo arrabbiare in quei 10 minuti, perché poi diventa pericoloso quando si arrabbia…"
HAMSIK -"Ha sposato questa maglia, sono contento per lui perché da centrocampista superare il record di Maradona è tantissimo. Dice che un giorno potrei superare il suo record, e devo dire che con questa maglia sarebbe bellissimo superare il record di Maradona che in realtà adesso è suo. Io però sono troppo felice per lui perché è davvero un ragazzo d'oro. Non si è mai lamentato né in partita né in allenamento e per me è un dei centrocampisti più forti al mondo, ma nonostante questo non si è mai montato la testa è sempre stato umile. Spero stia con lui per molto altro tempo"
CANNAVARO - "L'ho messaggiato, perché oltre ad un ex compagno è un grande amico. Ho sempre avuto un rapporto strepitoso con lui, all'inizio quando arrivai a Napoli, durante i primi ritiri, stavamo sempre in camera insieme ed è nato un bellissimo rapporto. So che andrà in Cina a fare il secondo allenatore al fianco del fratello, scherzando gli ho detto di portarmi con lui ma mi ha risposto che ora come ora costerei circa 100 milioni e sarebbe troppo, non potrebbero permetterselo mi ha detto ridendo"
FUTURO -"Devo rassicurare i miei tifosi? No, non andrò certamente in Cina. Anche se per adesso non mi tocca, ognuno di noi ci pensa “chissà che sarà della mia carriera dopo”, è un pensiero che sfiora ogni giocatore visto che questo mestiere non ti permette di giocare per tutta la vita, ma per adesso è ancora presto"
VAR -"Secondo me ci sta aiutando molto. Ognuno può commettere degli errori, siamo umani, giocatori ed arbitri. Per me è giusto che ci sia qualcuno che li aiuti così si evitano tutte quelle polemiche che purtroppo, in Italia, erano all'ordine del giorno e per cui eravamo sempre abituati"
INSIGNE COME PAPA' -"Sono un papà dolce. Devo dire che non mi piace andare in giro, preferisco stare a casa con la mia famiglia. Addirittura per questa cosa mia moglie mi chiama “pantofolaio”. Resto a casa durante le feste ed anche in estate quando ce lo concedono"
CASSANO -"Ci siamo conosciuti al mondiale in Brasile. Dopodiché ci siamo ritrovati con le famiglie in Sardegna. Mia moglie ha subito fatto amicizia con la sua e da quel giorno ci sentiamo ogni giorno. Onestamente mi dispiace per come è finita la sua carriera. Io glielo dico ogni volta, per talento come lo è lui, poteva puntare tranquillamente a vincere, quando non c'erano ancora Messi e Ronaldo, il Pallone d’oro"
PIATTO PREFERITO -"A Napoli ce ne sono tanti che mi piacciono. Sicuramente la mozzarella, pizza, a dire il vero tutto! Quando ritorno dall’estero cosa ho voglia di mangiare subito? Assolutamente la pizza! A volte sento qualche mio amico, per esempio D'Ambrosio, che è napoletano, dire che Milano qualcuno la pizza la fa buona ed io dico non scherzare, perché come la fanno a Napoli, da nessuna parte"
FILM PREFERITO -"Non mi piacciono molto, guardo solo partite a casa, mia moglie lo sa, infatti non lo sopporta a volte"
MUSICA - "Ascolto davvero tutto, ma nell’ultimo periodo ascolto i rap napoletani come Rocco Hunt e Cementino. Ovviamente c'è sempre Gigi che ascolto. Cantare? Non so minimamente farlo, sono negato"
ROSA AMPIA O MENTALITA' -"Penso che conta più la mentalità ma sappiamo che per vincere un Campionato servono tutti i calciatori. Credo che in questa fase di ritorno Sarri userà anche chi ha giocato di meno. Contro l’Udinese ha avuto delle risposte molto importanti. Certo è vero che vogliamo giocare sempre ma rifiatare ogni tanto non fa male. Adesso dopo quella partita di Coppa Italia si può fidare davvero di tutti noi"
PATTO - "Non c'è nessun patto particolare o segreto, quest’anno siamo più consapevoli della nostra forza, mentre gli anni precedenti non avevamo questa mentalità. Oggi vincere anche 1-0 oppure 3-2 come abbiamo sofferto nel’ultimo partita contro la Sampdoria quando questi tipo di partite negli anni precedenti le avremmo perse o pareggiate"
SOGNO SCUDETTO - "Come tutti i napoletani sono scaramantico e non uscirà mai dalla mia bocca questa parola, ma stiamo facendo il nostro Campionato e cercheremo di rimanere primi in classifica. Poi alla fine si tireranno le somme e se saremo primi vorrà dire qualcosa. Continuo a non voler pronunciare quella parola, mai. Saremo primi e porteremo qualche trofeo importante, tutto qui"
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