Insigne – Icardi, due attaccanti dal futuro incerto: la sfida nella sfida di Napoli-Inter

Insigne - Icardi, la sfida nella sfida di Napoli-Inter

Una sfida non come tutte le altre sta per andare in scena tra le mura del San Paolo. Il Napoli è alla ricerca dei punti per arrivare a quota 80 mentre l'Inter vuole conquistare il terzo posto. Una sfida, però, che mette in campo anche due nomi caldi del prossimo calciomercato ed il cui destino sembrerebbe essere pronto ad intrecciarsi: da tempo, infatti, si parla di un possibile scambio tra Lorenzo Insigne e Mauro Icardi.

INSIGNE

Napoletano di origine, ha deciso di vestire prima la maglia della sua città, nonostante semplice non sia mai, poi la fascia da capitano, ereditata da Hamsik. Una fascia che rischia di pesare eccessivamente e che ha aperto nuove e numerose voci di mercato. Il suo tratto principale è la versatilità in quanto può occupare il ruolo di playmaker, di seconda punta ma soprattutto il ruolo di ala sinistra da cui parte per poi accentrarsi e trovarsi faccia a faccia con il portiere. A ciò va aggiunto che, nonostante la statura bassa, risulta essere micidiale nel dribbling, nelle ripartenze, sui calci di punizione ed in quelli rigore. Deve, però, lavorare sulla personalità che spesso viene influenzata dall'ambiente esterno e si riversa sul modo di giocare in campo.

ICARDI

L'attaccante argentino ha da sempre un rapporto complesso con la tifoseria ma soprattutto con la società. Una situazione che prima gli ha fatto perdere la fascia da capitano, poi lo ha tenuto lontano dal campo. Una situazione che ha alimentato le già insistenti voci di mercato. Icardi ha tutte le caratteristiche del centravanti puro: dalla forza fisica al fiuto per il gol. Negli anni, però, è diventato più "generoso" nei confronti dei compagni realizzando numerosi assist. Marcarlo, inoltre, è un vero e proprio dramma vista la velocità, la capacità di attaccare la profondità. L'altezza, infine, lo aiuta ad essere micidiale anche nel gioco aereo. Come l'attaccante napoletano anche l'argentino risente molto dell'ambiente che lo porta a venir meno nelle gare di cartello ma soprattutto a reazioni "da giallo" dentro e fuori dal campo.

Maria Ferriero

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