Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli, ha parlato ai microfoni di TuttomercatoWeb soffermandosi sul Napoli di Spalletti e su alcuni singoli.
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Iezzo: “Spalletti leader assoluto. Di Lorenzo, che crescita! Su Kvara e Osimhen…”
Iezzo su Spalletti e sui singoli del Napoli
Le parole di Iezzo: "La squadra di Spalletti gioca bene, al di là di quello che dimostra in Italia dove non ha rivali. Nei gironi ha fatto capire di essere competitiva anche in Champions League, ha battuto Liverpool e Ajax e ciò fa capire la forza di questo gruppo".
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Il Napoli può vincere la Champions League? "Nessuno vuole incontrarlo. Se sentiamo Ancelotti, Guardiola, tutti direbbero la stessa cosa. Poi però ci vuole esperienza e più avanti si va più servono anche altre componenti. Il Napoli può far male a tutte, è ambizioso. Ci aspettiamo il massimo, ma è lo scudetto l'obiettivo principale, mentre la Champions è un valore aggiunto. Se il Napoli è questo ci si può comunque aspettare di tutto".
Quanto c'è di Spalletti in questo Napoli? "Tanto perché è il leader assoluto di questa squadra, che è tra le più belle d'Europa. Io lo vedo cambiato anche nella gestione, i due anni sabbatici forse lo hanno aiutato anche a comunicare meglio. Si trova bene, ha a che fare con dei giovani che lo seguono alla lettera ed è riuscito a creare l'alchimia giusta con l'ambiente".
Il gol di Di Lorenzo certifica la crescita di questo giocatore. "Sì, è straordinario. Prendendo il paragone in maniera giusta, mi sembra di vedere Maldini perché difende bene e quando spinge fa male. Entra dentro al campo, calcia e fa dei movimenti che lo portano spesso a fare gol. Il più importante del Napoli però è Lobotka, che nel suo ruolo è tra i più forti in Europa, anche perché è determinante pure in fase di interdizione. Lo definirei essenziale".
Osimhen e Kvaratskhelia saranno ceduti in estate? "Da tifoso spero che restino a lungo, però il calcio è cambiato, si guarda molto il discorso economico. De Laurentiis ha fatto capire di avere offerte che non può rifiutare e vanno capite certe cose. Se c’è da cedere per allestire una squadra più forte la società deve lasciarli andare via. Non ci si possono più aspettare le bandiere".
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