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Hamsik: “Volevo andare in Cina perchè ero deluso per lo scudetto, ma alla fine ho scelto Napoli”

Hamsik: “Volevo andare in Cina perchè ero deluso per lo scudetto, ma alla fine ho scelto Napoli”

Hamsik nella sua autobiografia: "Volevo andare in Cina perchè ero deluso per lo scudetto, ma alla fine ho scelto Napoli"

Redazione

Marek Hamsik, nella sua autobiografia "Marekiaro", racconta come ha vissuto il possibile addio al Napoli per andare in Cina. Ecco alcuni stralci: "Napoli è per me la vera capitale dell’Italia e ogni volta che immagino di partire per un’altra esperienza mi prende subito la nostalgia. Stavolta, però, avevo quasi deciso di andare da un’altra parte. La delusione bruciava, dopo un campionato straordinario, in cui abbiamo raggiunto il record di punti della società ma non il tanto atteso scudetto. Mi sono detto: forse a 31 anni è giusto darsi una nuova possibilità".

"Alla fine della stagione però ho meditato sull’opportunità di regalarmi qualcosa di diverso. Non ho mai considerato i soldi e le opportunità calcistiche che mi offrivano da altre parti, mi sarei sentito un traditore. Ma in Cina, un mondo estremamente affascinante, avrei potuto andarci senza tradire nessuno. Non avrei mancato di rispetto al mio Napoli".

"Non voglio fare il moralista e sì, lo dico apertamente: il denaro che avrei guadagnato in Cina era davvero tanto, un’assicurazione sulla vita a molti zeri. Ma per un paio di settimane ho cercato di non pensarci, siamo partiti per le vacanze, non prima di ricevere la telefonata di Carlo Ancelotti, però. È stato gentile, garbato, però non mi ha condizionato".

"Quando poi ho saputo che di offerte dalla Cina non ne erano arrivate, o che comunque non avevano soddisfatto le richieste del Napoli, è come se avessi avuto un’illuminazione. Anziché rammaricarmi, mi sono ritrovato a gioire. E negli occhi della mia famiglia leggevo felicità. Avevo chiesto al destino di decidere per me, ma la reazione che ho avuto e l’emozione che ho provato mi dicevano ancora una volta che la vera scelta l’aveva fatta il mio cuore. Ho chiamato Ancelotti: "Mister, sono a tua disposizione".