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Hamsik trascinato in discoteca da Lavezzi: “Mi lasciai andare dopo la Coppa Italia. Il giorno dopo eravamo su tutti i giornali”

Hamsik trascinato in discoteca da Lavezzi: “Mi lasciai andare dopo la Coppa Italia. Il giorno dopo eravamo su tutti i giornali”

Nella sua autobiografia Marek Hamsik ha rivelato di essere stato trascinato in discoteca da Lavezzi

Redazione

Nella sua autobiografia "Marekiaro", il centrocampista e capitano del Napoli, Marek Hamsik, ha raccontato alcuni aneddoti particolari della sua esperienza napoletana tra cui uno legato all'ex compagno di squadra, Lavezzi.

"Ho vissuto la condizione di ragazzino povero al quale la famiglia ha cercato di non far mancare nulla. Anche adesso che di soldi ne ho tanti non riesco mai a dimenticare chi ero e cosa facevo. C’è però un episodio in cui ho fatto un’eccezione, e anch’io mi sono lasciato un po’ andare. Me lo ricordo bene: musica, alcol e tanta, tantissima gente, che ci guardava attraverso una parete di cristallo. Era la prima volta per me in una discoteca con i compagni di squadra. Lavezzi aveva insistito così tanto che mi seccava recitare sempre la parte del bravo ragazzo che persino dopo un grande trionfo tornava a casa senza darsi alla pazza gioia.

Ma quella volta, nel maggio 2012, con Lavezzi e un altro gruppo di compagni del Napoli, fu diverso. Volevo sentirmi come gli altri, come non era mai successo prima: un ragazzo che aveva appena vinto un trofeo con il Napoli e aveva il diritto di lasciarsi andare. Ecco, sì. In effetti mi lasciai andare. Nello spogliatoio i miei capelli erano stati rasati a zero dal Pocho, che poi non volle sentire ragioni: “Stasera non torni a casa!”. Festeggiammo insieme a tutta la città su un autobus scoperto e la serata proseguì in discoteca. Senza mogli né figli. Per la prima volta bevvi tanto champagne. Guardavo la folla attraverso il vetro e Napoli mi apparve diversa. Una città piena di vita, che ama divertirsi, certo. Una città dove il confine tra giusto e sbagliato è spesso molto labile. Dove è facile cadere nelle tentazioni e altrettanto semplice pagarne le conseguenze. Una città che quando c’è da festeggiare non bada a spese. E quella sera Napoli festeggiava con noi la Coppa, avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di brindare con i protagonisti dell’impresa. Il giorno dopo eravamo su tutti i giornali, fotografati con chiunque. No, io non sono così. Mi diverto, ma basta molto meno, non amo gli eccessi. E soprattutto non mi piace essere al centro dell’attenzione".