Hamsik: è slovacco. E' un centrocampista del Napoli. E' classe '87. Lo sapevate già? Allora ripercorriamo brevemente la sua carriera e la sua storia per scoprire come è arrivato ad essere il campione di oggi.
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Hamsik, dalla scuola calcio Jupie Podlavice ai 114 gol con il Napoli: ad un passo dal mito
Hamsik: 114 gol, 10 anni di Napoli. Ad un solo gol da Maradona: ecco i numeri del nostro campione, ripercorriamo la sua carriera
Alla sola età di 4 anni entra a far parte della scuola calcio Jupie Podlavice, non era altro che un bambino con un sogno: diventare un grande calciatore. Nel '98 in una partita di campionato contro i coetanei del Dolna Strehova, segna ben 16 gol, un record che resta ancora imbattuto in Slovacchia. Nel '98-'99 gioca 38 partite per un totale di 111 gol. Nel 2011 fa un provino per lo Sparta Praga che sembra anche andare a buon fine vista la bravura del giocatore ma per problemi burocratici non se ne fa nulla, forse il suo destino era un altro. Nel 2002 è ingaggiato dallo Slovan Bratislava, ma la sua squadra d'origine, lo Jupie, richiede troppi soldi che il club non può sostenere. Allora è il padre a pagare il trasferimento per ovviare il problema e permettere al figlio un salto di qualità.
Il suo talento parla da sé, così come la sua cresta e pare impossibile non notarlo. In Italia viene riconosciuto e preso dal Brescia per 60.000 euro nel 2004. Per il giovane centrocampista è soltanto l'inizio perché è nel 2007 che cambierà per sempre la sua vita. Entrato nel calcio italiano per 60.000 euro, adesso se ne ritrova 5,5 milioni da parte del Napoli. Sceglie la maglia numero 17.Ma già per i napoletani non sembrava la scelta più saggia: perché si sa il 17 è "A' disgrazzia" cioè la sfortuna! Ma nessuna sapeva all'epoca che da quel momento il giovane sarebbe stato tutto tranne che la sfortuna del Napoli!
Quel ragazzo cresce, si allena, migliora, viene spronato ma anche bastonato: passa da Reja che lo fa esordire, Mazzarri che lo fa esplodere, Benitez che lo mette in ombra a Sarri che lo rende maturo, un campione. Ma lui è sempre lo stesso: testa bassa, cresta alta! Lavora, si allena, si impegna, pretende molto da sé stesso, cambia molti ruoli. Viene notato da molte squadre italiane e non, ma lui resta a Napoli. Continua a lottare per la sua squadra, a fare quella smorfia che solo lui sa fare, quel ruggito che sembra far tremare le altre squadre e sembra riecheggiare in tutto lo stadio. Ormai però di strada ne ha fatta e non ha più bisogno del padre che paghi il suo trasferimento per fargli inseguire il suo sogno, ad oggi è un uomo. Oggi è il capitano della sua stessa squadra. E' il leader di una città intera. Ad oggi è ad un solo gol dal più grande calciatore di tutti: Diego Armando Maradonae qualcosa vorrà pur dire!
Sono 114 gol con il Napoli, un gol da Maradona, due per superarlo. Sono 10 anni con quella bellissima maglia azzurra che sembra gli vada a pennello, che sembra fatta appositamente per lui. Quella maglia che ha sempre onorato, amato ed a cui ha portato sempre il massimo rispetto. E dunque tutta Napoli non può far altro che ringraziare il suo capitano: Marechiaro come te, nessuno mai!
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Redazione - Claudia Vivenzio
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