Hamsik ed il confronto con Radosevic: “Non aveva capito che fare un passo indietro non significa essere senza attributi”

Nella sua autobiografia "Marekiaro", il centrocampista e capitano del Napoli, Marek Hamsik, ha raccontato alcuni dettagli di un confronto avuto con l'ex compagno di squadra, Josip Radosevic.

"E invece so sempre quando far valere le mie ragioni e anche quando alzare la voce. A volte anche le mani. Se ne accorse un giorno in allenamento un ragazzino troppo spavaldo che mi fece un’entrata davvero pericolosa. Credeva di fare il bullo, di mettersi in mostra con l’esuberanza fisica, e si trovò a rientrare nello spogliatoio con la coda tra le gambe. Non mi piace litigare, ma con Radosevic non ebbi alternativa. Era un giovanissimo calciatore appena arrivato a Napoli dalla Croazia, negli anni di Rafa Benítez, e forse non aveva capito che fare un passo indietro, ascoltare e assorbire non significa essere senza attributi. Persi la pazienza, con lui arrivammo allo scontro fisico. I compagni restarono di stucco. In otto anni nessuno aveva visto un Hamšík così arrabbiato. Con Radosevic poi ci chiarimmo, mi chiese scusa. Forse gli avevo insegnato qualche regola di campo che prima ignorava. È stato l’unico compagno di squadra con cui abbia veramente litigato. Mi era capitato di arrabbiarmi un po’ con qualcun altro, ma nessuno mi aveva mai mancato di rispetto".