Intervenuto ai microfoni di Radio Anch'io lo Sport, il presidente della FIGC, Gabriele Gravina ha rilasciato alcune dichiarazioni sui cambiamenti che vuole mettere in atto.
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FIGC, Gravina: “Voglio una riforma della Serie A e B con 20 squadre. Var? Italia all’avanguardia”
FIGC, Gravina: "Voglio una riforma della Serie A e B con 20 squadre. Var? Italia all'avanguardia"
"Stiamo lavorando su due aree molto importanti: l’area dei controlli e l’area della giustizia sportiva. La prima richiede un intervento deciso nel riordinare il codice dei controlli e vorremmo uscire entro il 31/12 con nuove licenze nazionali che disciplinano la possibilità di potersi iscrivere al campionato e questo consentirà di eliminare in tempi ristretti tutti quei problemi che ancora viviamo all’interno dei campionati. Pesi elettorali? Penso che sia un tema delicato e politicamente genererà confronti serrati, quello che noi dobbiamo avviare in tempi rapidissimi è una riforma del campionato che preveda la A e la B a 20 squadre limitando il mondo professionistico a queste due categorie facendo diventare la serie C un mondo semi professionistico e questo potrebbe far bene a tutto il calcio. E’ opportuno riconoscere alla Lega di A una leadership.
Var? Nell'uso delle tecnologie l’Italia ha dimostrato di essere all’avanguardia anche se ci sono sempre margini di miglioramento. Gli arbitri si stanno attenendo ad un protocollo che implica delle valutazioni che possono anche comportare degli errori. Ma bisogna affermare che questi errori sono stati notevolmente limitati, sappiamo che tutti gli episodi vengono limitati. E’ un’introduzione utile a limitare i grandi contrasti che hanno riempito in passato le nostre domeniche. Purtroppo negli ultimi giorni si sta verificando una sorta di moviola alla moviola, che crea una serie di tensioni che non fanno bene al nostro calcio. La nostra classe arbitrale rappresenta un’eccellenza non solo sul piano nazionale ma anche internazionale.
Nazionale? L’obiettivo è quello di valorizzare tutti i talenti del calcio italiano e portare a casa i migliori risultati. Mancini è un ct serio e preparato: è vero non l’ho scelto io, ma lo difendo perchè rappresenta la FIGC. Sappiamo benissimo che un presidente federale è giudicato anche sui risultati tecnici. Serie A? Campionato molto vivo con la riconferma di una serie di società che si ripresentano ad altissimo livello, è un campionato molto molto competitivo".
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