Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è tornato a parlare di VAR e di arbitri in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport: Lei ha dichiarato: "Il VAR non si discute, certi errori sì". Ce l'aveva solo con gli arbitri o anche con le nuove regole? "Il VAR è indispensabile per dare certezza al torneo. In una giornata bellissima come la prima di campionato, un solo errore, il rigore su Mertens, ha finito per mettere sotto accusa una categoria. Mi dispiace per gli arbitri". Si può parlare ancora di eccellenza quando si parla di classe arbitrale italiana? "Ci sono fasi di rilancio e di criticità. Avviene per tutti, anche per gli atleti. Il loro è diventato un impegno improbo, che richiede un impegno full time, incompatibile con un altro lavoro, meno gratificante sotto il profilo economico e della visibilità. Quando smettono devono trovarsi un nuovo mestiere a differenza di altre categorie di professionisti e per questo stiamo istituendo un fondo di solidarietà con l'AIA". Nicchi è al timone da tre mandati, lei ha detto che ne bastano due: ha cambiato idea? "No, nel volontariato il limite deve essere di due mandati. E' un tempo giusto per un ciclo completo, formare una nuova classe dirigente e dare nuova linfa con la successione". Quando sarà pronta la centrale unica? "Abbiamo fatto una verifica nelle ultime ore. Partiremo da metà campionato in via sperimentale. Sarà bellissimo perché fuori dalla control room ci sarà una saletta per vedere in tempo reale il lavoro di chi sta al VAR Un esempio di trasparenza e anche di formazione per gli arbitri del futuro" - lo riporta Tmw.
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Gravina: “La control room da metà stagione”
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, è tornato a parlare di VAR e di arbitri in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport: Lei ha dichiarato: “Il VAR non si discute, certi errori sì”. Ce l’aveva...
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