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Giordano (CdS): “Mertens meglio di Osimhen. Aguero o Dybala al Napoli? Hanno un ingaggio pesante”

RIO DE JANEIRO, BRAZIL - JUNE 28: Sergio Aguero of Argentina is substituted by teammate Paulo Dybala during the Copa America Brazil 2019 quarterfinal match between Argentina and Venezuela at Maracana Stadium on June 28, 2019 in Rio de Janeiro, Brazil. (Photo by Wagner Meier/Getty Images)

Antonio Giordano, firma autorevole del Corriere dello Sport, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per dire la sua sulle principali vicende di casa Napoli. Il giornalista ha parlato della stagione in corso e di mercato. Di seguito le sue...

Giuseppe Canetti

Antonio Giordano, firma autorevole del Corriere dello Sport, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per dire la sua sulle principali vicende di casa Napoli. Il giornalista ha parlato della stagione in corso e di mercato. Di seguito le sue parole.

"Tra Mertens e Osimhen schiererei sempre il primo"

 Foto SSCN

Le parole di Antonio Giordano.

Su un possibile approdo di Aguero o Dybala all'ombra del Vesuvio

"Aguero? Guardagna 15 milioni netti a stagione ma i calciatori non vogliono guadagnare di meno. Faccio fatica a credere che possa esserci un taglio tanto netto dell'ingaggio. Ovviamente il calciatore non si discute. Effetto Maradona che può incidere? Ci credo poco a questi richiami dell'animo. Sarebbe bello per chiunque avere Aguero nel calcio italiano. Anche Dybala ha un ingaggio pesante e bisognerebbe accontentarlo".

Sul modulo del Napoli

"Negli ultimi tempi il 4-2-3-1 è andato molto, la squadra la cambia in verità più Zielinski che Mertens nella posizione di trequartista. Mertens sarebbe troppo sacrificato. Il punto è che lo stesso schema prima non funzionava, addirittura si è pensato di virare nella difesa a 3. Bisogna trovare anche compromessi nell'analisi senza scaldarsi più di tanto. Quando staranno bene Osimhen e Mertens chi gioca? Da prima punta per me Mertens, da sottopunta Zielinski".

Sulla possibilità di vedere Rudi Garcia sulla panchina azzurra

"A me lui è sempre piaciuto quando era a Roma. Il suo modo di fare calcio, di essere, di comunicare. Mi è sempre stato simpatico. Ha un modello di calcio virato sulla spettacolarizzazione che poi però ha voluto rivedere, a volte sfuggono certi dettagli".

Su Fabian Ruiz

"Tra lui e Zaccagni c'è la differenza tra il panorama della costiera amalfitana e quello delle colline piacentine. Ho il sospetto che lo spagnolo possa diventare tra i più forti in circolazione".

Sulla politica societaria del Napoli

"C'è una forma di insofferenza nei confronti della proprietà ma sostenere che il Napoli si voglia liberare dei big è ingiusto. Qualcosa è stato sbagliato, altre cose invece sono state fatte bene. Per me il Napoli aveva una squadra degna di competere per lo Scudetto e questo distacco dall'Inter mi sembra un'enormità. Però il Napoli è lì. Io non so chi ha a centrocampo Zielinski e Fabian Ruiz e in prospettiva Elmas. O chi in attacco ha gente come Insigne, Lozano, Mertens e Politano. Su Lozano poi si era entrati nella consapevolezza di avere di fronte un bidone. Diamo tempo, aspettiamo, questa freddezza deve appartenerci. Quando il calcio comincerà a capire che non vive in una bolla tutta sua e che esiste una crisi mondiale che non si può ignorare allora realtà come Napoli e Atalanta vanno lodate".