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Per Ordine il problema non è Gattuso, ma “l’ambiente Napoli”. Una tesi che si smonta in tre secondi perché…

Per Ordine il problema non è Gattuso, ma “l’ambiente Napoli”. Una tesi che si smonta in tre secondi perché…

... semplicemente "tutto il mondo è paese" quando le cose non vanno bene

Giovanni Ibello

Franco Ordine, giornalista originario di Foggia (ma 'trapiantato' a Milano) è interveuto sulle frequenze di Radio Punto Nuovo e ha rilasciato alcune dichiarazioni sull'attuale momento dei partenopei. Ordine, seguendo da anni le vicende di Inter e Milan sa "cosa serve per vincere" e sostiene che il vero problema degli azzurri non è tanto Rino Gattuso - da sempre molto coccolato nel capoluogo lombardo - ma un ambiente immaturo. Ecco quanto, delle sue dichiarazioni, è stato evidenziato dalla nostra redazione:

Ordine è sicuro: "Napoli, il problema non è Gattuso ma l'ambiente"

“Io parto da questo presupposto. Di solito uno dei capisaldi della conduzione calcistica, sto parlando dell'allenatore, deve essere esonerato quando si toccano con mano due elementi: uno, non ha più in pugno la squadra; due, il calcio che lui professa non viene recepito. Nel caso del Napoli credo che non ci siano queste condizioni. Il Napoli vive di alti e bassi.

Non è pensabile che quando vive di alti non ci siano meriti da ascrivere, così come è assurdo che quando ha i bassi la colpa sia solo dell’allenatore. Secondo me c’è dell’altro dal punto di vista della maturità: abitudine a stare sul pezzo 24 ore al giorno. Questi sono i peccati mortali del Napoli.

Credo che i problemi siano  di natura ambientale: come vive l’ambiente... come si pone l’ambiente? Vi ripropongo una frase di Kennedy: “Forse è il momento di chiedersi non quello che lo stato può fare per me, ma quello che io posso fare per il mio paese”.

Il Napoli deve chiedersi cosa squadra, ambiente e società possono fare per il Napoli stesso”. A Ordine ricordiamo che a Milano un ambiente tendenzialmente vincente (e che lui ha seguito da vicino) come quello interista divora i suoi allenatori con una voracità seconda solo alla premiata ditta Zamparini-Cellino. E che dire del Milan degli ultimi anni? Meglio non esprimersi sul tema. Sicuri del fatto che il collega stava legittimamente esprimendo un suo pensiero, è altrettanto evidente a nostro avviso che la tesi è da smontare. Tutto il mondo è paese quando le cose vanno male. Il Napoli, inoltre, da quando è tornato in Serie A ha sostituito solo 5 tecnici (tre per non per scelta della piazza!). Stiamo parlando di Donadoni, Mazzarri, Benitez, Sarri e Ancelotti. Le milanesi, ancorché blasonate, non possono dire lo stesso.