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Fuori casa un rendimento altissimo, al San Paolo, invece, non è proprio così. Mancano tre par

Fuori casa un rendimento altissimo, al San Paolo, invece, non è proprio così. Mancano tre par

Fuori casa un rendimento altissimo, al San Paolo, invece, non è proprio così. Mancano tre partite e sono già quattordici i punti persi a Fuorigrotta. In sé non è un dato drammatico, ma è pesante se...

Redazione

Fuori casa un rendimento altissimo, al San Paolo, invece, non è proprio così. Mancano tre partite e sono già quattordici i punti persi a Fuorigrotta. In sé non è un dato drammatico, ma è pesante se confrontato con quello della scorsa stagione, quando il Napoli di punti in casa ne ha persi soltanto sei, considerando l’intero campionato. Sono otto punti in più. E sono tanti.

INDICE CHE AL SAN PAOLO qualcosa non funziona. Eppure anche in questa stagione per gli azzurri sono numeri da record: fuori casa, in particolar modo. Bastava fare come lo scorso anno, quando la squadra di Sarri si limitò soltanto a tre pareggi, senza mai perdere. Sampdoria, Roma e Milan, subendo comunque solo quattro reti. Quest’anno invece la musica in trasferta è dolcissima (meglio dell’ultimo campionato), ma tra le mura amiche si fa fatica. Per il Napoli 34 punti al San Paolo in sedici partite, mentre in trasferta i punti sono 33, ma con una gara in meno da giocare fuori casa. Dieci vittorie e due sconfitte, sia in casa che fuori, ma la differenza viene marcata da un pareggio in più ottenuto al San Paolo. Rendimento, quindi, equilibrato se si guarda il bottino tra punti conquistati in casa e fuori casa, ma pesano gli otto punti persi in più rispetto allo scorso campionato, e anche le due sconfitte casalinghe (contro Roma e Atalanta) che sono arrivate dopo che a Fuorigrotta gli azzurri erano rimasti imbattuti in campionato nella stagione 2015/16.

FATTORE CAMPO, quindi, che di fatto non c’è. Visto che il Napoli va ugualmente bene in trasferta, forse anche meglio. Allora non è un dato così negativo che delle prossime sette partite da qui alla fine del torneo, soltanto tre si giocheranno al San Paolo. La prima sabato contro l’Udinese, poi due trasferte: contro Sassuolo e Inter. Poi a Fuorigrotta contro il Cagliari e la trasferta a Torino contro i granata. Poi ci sarà l’ultima al San Paolo contro la Fiorentina, mentre il campionato si chiuderà in trasferta contro la Sampdoria. L’allenatore Sarri si aspetta che almeno le ultime tre partite a Fuorigrotta possano portare a casa nove punti. Sarebbe questa una buona base per provare ad assaltare il secondo posto della Roma.

PARECCHI RIMPIANTI a Fuorigrotta, quindi. Amara la sconfitta contro l’Atalanta, seppur oggi tra le migliori del campionato. Passi, al limite, il ko con la Roma. Ma proprio a non andare giù, ad esempio, è il pareggio contro il Palermo, derelitta senza speranze ormai dallo scorso autunno. E anche il pareggio contro il Sassuolo, quest’anno copia sbiadita della bella squadra del passato. “Digeribile” il pareggio contro la Juventus, anche se il Napoli meritava qualcosa di più, e anche quello contro la Lazio. Eppure il Napoli all’Olimpico ha dominato, quindi anche il punto contro Inzaghi oggi ha un sapore un po’ più amaro. Una rotta che va invertita.

Fonte : Il Roma