Napoli Sampdoria, l’ultima partita al San Paolo del 2017. Domani pomeriggio alle 15:00 il Napoli affronterà la sorpresa del campionato di Serie A. I blucerchiati di mister Giampaolo si presentano a Napoli da sesti in classifica e con la volontà di chiudere nel migliore dei modi un inizio anno davvero impressionante. Le ultime partite, però, non sono di buon auspicio per i blucerchiati che si trovano a fare i conti con tre sconfitte (Bologna, Lazio e Sassuolo) e un pareggio (Cagliari), per un totale di un punto nelle ultime quattro. L'ultima vittoria, che è anche la partita che ha fatto più rumore, risale al 19 novembre, contro la Juventus a Marassi. Il 3-2 ha forse leggermente appagato i doriani che poi hanno perso tanto colpi per strada. Marco Giampaolo, contro il suo modello di riferimento, contro il Napoli del “suo” maestro, Maurizio Sarri, vorrà dimostrare che la squadra non è in depressione e che tutto quello che ha fatto vedere finora non è stato casuale.
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FOCUS – Sampdoria: Giampaolo sfida il maestro Sarri. Quagliarella, certi amori ritornano
Ecco un focus sul prossimo avversario del Napoli, la Sampdoria. Giampaolo sfida il "suo" maestro. Quagliarella torna da ex.
La Sampdoria si presenterà al San Paolo con il solito 4-3-1-2: Viviano, Bereszinsky, Silvestre, Ferrari, Strinic; Torreira, Barreto, Praet; Ramirez; Quagliarella, Caprari.
L’arrivo in estate, proprio dal Napoli, di Strinic ha portato alla difesa esperienza e qualità offensiva. Il croato ha saputo dare compattezza ad un reparto mai del tutto congiunto ma allo stesso tempo si è rivelato un’arma in più per le sgroppate offensive. Nonostante l’illustre cessione del mercato estivo, con la perdita di Skriniar, la difesa non ha subito quell’involuzione che ci si poteva aspettare, anzi.
A centrocampo l’uomo più pericoloso, quello più in forma e che più di tutti ha stupito è sicuramente Lucas Torreira, uruguaiano classe ’96 che non ha bisogno di alcun tipo di presentazione. In mezzo al campo sa giostrare come pochi il pallone, riesce a verticalizzare da vero esperto della mediana, nonostante la giovanissima età, ma se serve è anche il primo a tentare di recuperar palla. Giampaolo gli ha cambiato ruolo: arrivato dal Pescara come trequartista, non ha saputo convincere il nuovo allenatore. Alla fine l’intuizione che ora lo rende appetibile a molti club, italiani ed europei: regista davanti la difesa con il fiuto del gol.
Anche in attacco ci sono state cessioni illustri quest’estate: Patrick Schick e Luis Muriel hanno salutato il Ferraris per accasarsi, rispettivamente, a Roma e Siviglia. Dopo una prima fase di “pessimismo” ecco che il Presidente Ferrero piazza il colpo Duvan Zapata, sempre dal Napoli. Il colombiano, reduce dalla parentesi con l’Udinese, non riesce a convincere Maurizio Sarri e chiede di partire. L’allievo Giampaolo ne approfitta e si assicura l’imponente fisicità, la corsa e la fame di gol del giovane colombiano, alla ricerca di un’ottima stagione per diventare anche il protagonista di Russia 2018. Duvan molto probabilmente non sarà disponibile dall’inizio contro il Napoli per un problema muscolare accusato nell’ultima gara di campionato e non potrà contribuire alla “Campagna degli ex” insieme con Strinic e Quagliarella.
Sì, Fabio Quagliarella, l’uomo simbolo dei genovesi mai dimenticato dai napoletani. O meglio rientrato nei cuori dei tifosi del Napoli dopo tanti fischi per ogni occasione possibile. E’ rientrato nel cuore dei napoletani perché ha spiegato i motivi del prematuro addio, un addio che ha fatto male a tutti, a lui in primis che ha saputo nascondere il dolore finché è stato possibile, salvo poi svelarlo alle telecamere, con lacrime e perdono. Il suo periodo in azzurro è stato bello ma duro, è dovuto andar via e accettare la Juventus, cosa non tanto gradita ai tifosi del Napoli che poi hanno saputo capire e lo hanno “perdonato”. Ora ritorna al San Paolo, ancora una volta da ex. Più volte ha saputo far male al Napoli, l’ultima volta con il Torino, il 6 gennaio 2016, dal dischetto. Quel gol creò malumori nella tifoseria granata, la non esultanza e il gesto con le mani nel voler chiedere scusa ai tifosi napoletani scatenò l’ira dei torinesi che “cacciarono via” il loro attaccante. Da allora, più nessun gol da avversario. Domani tornerà al San Paolo con la fascia da capitano blucerchiata, con quella fascia che ha più volte ripetuto gli sarebbe piaciuta fosse quella del Napoli.
Quagliarella torna a Napoli da avversario, ancora una volta. Il sogno sarebbe quello di chiudere la carriera a Napoli, con quella maglia azzurra tanto amata. Magari, chissà…
REDAZIONE - Salvatore Amoroso.
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