"Voglio una Fiorentina spumeggiante": questo è stato il primo aggettivo che il tecnico Stefano Pioli vuole dalla sua squadra, una Viola pronta a sbocciare, ricca di giovani ma già di spessore e affermati, che si candida a sorpresa del campionato e chiamata al primo vero "crash test" al "San Paolo" contro il Napoli. I gigliati sono a punteggio pieno, con 6 punti in due gare, e sono gli unici a poter ipoteticamente affiancare la Juventus in vetta alla classifica. Hanno una partita da recuperare, quella contro la Sampdoria, non giocata alla prima giornata a causa del crollo del Ponte Morandi e che sarà recuperata mercoledì prossimo. Se è vero che le due vittorie sono arrivate entrambi in impegni casalinghi e con avversarie di non importante spessore (Chievo umiliato 6-1, qualche difficoltà in più con l'Udinese battuta 1-0), è la qualità del gioco espresso e della rosa, oltre alla spensieratezza che la squadra sembra avere quando gioca, a farne una delle candidate alla lotta all'Europa League. Spingersi oltre? Molto difficile, ma mai dire mai. Come dicevamo è una squadra che trasmette gioia, allegria ed è unita con il suo pubblico, si vede che è l'anno buono per costruire qualcosa, con una guida in più, là sopra nel cielo: Davide Astori, il Capitano (con tanto di fascia a lui dedicata) che da quando non c'è più ha dato un cambio di passo netto alla squadra, con un grande finale di stagione l'anno scorso e un ottimo inizio di questa, coronato da un mercato importante. Ne sa qualcosa il Napoli, in effetti, visto che la Viola è stata la "bestia nera" dell'anno scorso, capace di strappare un punto in trasferta e soprattutto vincere in casa per 3-0, con tripletta di Simeone, in quella che probabilmente è stata la partita (e giornata) decisiva per lo scudetto volato via, con gli azzurri entrati scarichi in campo dopo il ribaltone della Juventus negli ultimi minuti contro l'Inter nella famosa "partitapersa in albergo" di Sarri. Sicuramente ci sarà voglia di rivincita, contro probabilmente la squadra che di fatto, ha negato lo scudetto agli azzurri. Inoltre, ci sarà contro uno degli allenatori più ostici per il Napoli: quel Pioli che, oltre a togliere lo scudetto di cui sopra, agli azzurri nel corso della carriera gli ha tolto anche la Champions League (quando era alla Lazio) e capace di espugnare il "San Paolo" due volte consecutivamente a distanza di pochi giorni per ben due volte, sia in Coppa Italia che in campionato: successe con la Lazio nel 2015 e con il Bologna nel 2012. A ciò si sommano alcune vittorie quando era alla guida del Chievo. Insomma Fiorentina e Pioli, due sortilegi da sfatare!
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FOCUS – Fiorentina, beata gioventù spumeggiante: tra ambizioni e certezze, sta sbocciando la Viola di Pioli
L'analisi sul prossimo avversario del Napoli, la Fiorentina, che sabato sarà di scena al San Paolo
LA PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Dragowski; Milenkovic, Ger. Pezzella, Vitor Hugo, Biraghi; Gerson, Veretout, Benassi; Chiesa, Simeone, Pjaca. All. Pioli
UOMO CHIAVE: Chiesa
Adesso andiamo ad esaminare la Viola negli uomini chiave: dicevamo di un giusto mix tra giovani di classe ed esperti. Infatti l'attacco è composto da Chiesa (uno dei talenti più puri del calcio italiano, che tanto piaceva anche a De Laurentiis, ma considerato incedibile, se non per cifre folli dai Della Valle), Simeone e Pjaca. Dietro di loro una batteria composta da Veretout e le due sorprese di questo avvio di campionato: Benassi, insospettabile capocannoniere con 3 gol in 2 giornate e quel Gerson, oggetto misterioso con la Roma, e che fin qui si è messo in mostra. In difesa la qualità è completata dal nuovo capitano German Pezzella che viene affianco da Vitor Hugo, l'erede del posto in campo di Astori, da quel maledetto 4 marzo. Ai loro fianchi Milenkovic e Biraghi, due terzini giovani e molto forti. Così come il portiere, il talentino classe '99 Lafont, che però è infortunato e sabato lascerà spazio a Dragowski. Queste saranno anche le scelte di Pioli, in un 4-3-3 tipico. L'unico dubbio è tra Pjaca (non ancora completamente inserito negli schemi gigliati) e Eysseric. Sì, questa Fiorentina è proprio spumeggiante!
Tony Sarnataro
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