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FOCUS – Crotone, le armi di Zenga: l’imponente Budimir e centrocampo di quantità

FOCUS – Crotone, le armi di Zenga: l’imponente Budimir e centrocampo di quantità

FOCUS – Crotone, le armi di Zenga: l'imponente Budimir e centrocampo di quantità

Redazione

Domani sera alle ore 20.45, il Napoli sarà di scena allo stadio Ezio Scida contro il Crotone, gara valida per la 19esima giornata del campionato di Serie A, l'ultima del girone d'andata. I calabresi rappresentano l'ultimo ostacolo per gli azzurri verso il simbolico titolo di Campione d'Inverno. Infatti con una vittoria i partenopei terminerebbero il girone d'andata in testa alla classifica, a prescindere dagli altri risultati. I pitagorici, invece, cercano preziosi punti salvezza, essendo in terzultima posizione in coabitazione con la Spal. Vengono da una brutta batosta allo stadio Olimpico contro la Lazio, il primo tempo è stato di buona fattura per gli uomini di Zenga (non presente in panchina, in quanto squalificato) ed hanno chiuso la prima frazione di gioco sullo 0-0, nella ripresa sono calati vistosamente e i biancocelesti hanno facilmente sbrigato la pratica siglando quattro reti, ben tre addirittura nell'ultimo d'ora di gioco.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Cordaz; Sampirisi, Ceccherini, Simic, Martella; Rohden, Barberis, Mandragora; Tonev, Budimir, Stoian. All.: Zenga

Dopo una discreta partenza, e dopo due vittorie consecutive a cavallo della metà del girone d'andata contro Fiorentina e Bologna (due avversari tutt'altro che morbidi), la squadra si è come adagiata, perdendo ben quattro partite consecutive (tra cui una di Coppa Italia) e costringendo l'ex Nicola a rassegnare le dimissioni dopo uno screzio con il patron Vrenna, accaduto alla fine della partita disputata in casa contro l'Udinese. Al suo posto è stato chiamato Walter Zenga e ha subito cercato di dare una scossa ad un ambiente scoraggiato dai recenti risultati negativi. Dopo la sconfitta di misura all'esordio a Reggio Emilia contro il Sassuolo, è arrivata la prima vittoria del neo tecnico, contro il Chievo allo Scida.

Zenga ha dato subito la sua impronta alla squadra cambiando modulo, passando da un prudente 4-4-2, praticato dal suo predecessore, ad un più spregiudicato 4-3-3 in fase offensiva, il quale diventa un 4-5-1 in fase difensiva. La struttura portante della difesa non è stata modificata, ma contro il Napoli il tecnico dovrà fare a meno di Ajeti, squalificato per un turno per somma d'ammonizioni. Pronto il giovane Simic, appena ristabilitosi da un infortunio, per sostituire il centrale albanese. Il reparto difensivo è completato dall'altro centrale, il longilineo Ceccherini e dai due esterni bassi: Sampirisi a destra e Martella a sinistra, i quali sono dotati di grande resistenza e velocità.

Nel centrocampo del Crotone mancheranno la qualità di Nalini, per un infortunio muscolare, e il polmone instancabile di Izco, per un problema fisico, ma Zenga avrà comunque dalla sua parte tanta quantità con Barberis, gli inserimenti del mediano di spinta Rohden e il giovane regista difensivo Mandragora (che può giocare mezzala), di proprietà della Juventus e di sicuro avvenire. Gli esterni d'attacco (Stoian e Tonev, che potrebbe rilevare Trotta per garantire maggiore copertura) saranno tenuti bassi dai terzini azzurri e andranno a formare un centrocampo a 5, con lo scopo di creare tanta densità in mediana per cercare di limitare le trame di gioco dei partenopei, bloccare tutte le linee di passaggio e non dare profondità agli attaccanti di Sarri.

Il peso dell'attacco sarà sulle spalle dell'uomo che ha portato in Serie A il Crotone, due stagioni fa, a suon di gol, il croato Ante Budimir. Centravanti dal fisico imponente ma dotato di grande tecnica, che per questo viene spesso paragonato al connazionale Mario Mandzukic. Dopo la sfortunata parentesi alla Sampdoria lo scorso anno, è tornato in Calabria e sta dimostrando di poter fare la differenza non solo in Serie B. Non sta facendo rimpiangere Diego Falcinelli, bomber protagonista della miracolosa salvezza della passata stagione e ritornato quest'anno al Sassuolo.

L'unico nemico del Napoli è se stesso, la differenza di valori tra la due compagini è enorme e il Crotone potrebbe approfittare di un'eventuale approccio morbido degli azzurri alla partita. Zenga è un allenatore che fa della grinta e della cattiveria agonistica il proprio credo e gli azzurri dovranno entrare in campo con la voglia di vincere necessaria, per sconfiggere una squadra rognosa come quella pitagorica, la quale avrà dalla sua parte un pubblico caloroso, come quello del catino dello Scida, che potrebbe dare una grossa mano ai padroni di casa.

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Redazione - Domenico D'Ausilio