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Feyenoord-Napoli, azzurri poco convinti: la speranza non basta

Feyenoord-Napoli, azzurri poco convinti: la speranza non basta

Feyenoord-Napoli, la speranza degli azzurri non basta: pesa la scarsa convinzione

Redazione

Champions League, ultimo turno della fase a gironi. Il Napoli ha bisogno di vincere a Rotterdam e nello stesso tempo sperare che il Manchester City di Pep Guardiola batta lo Shakhtar. Già all'intervallo le prospettive del passaggio del turno si affievoliscono per gli azzurri di Maurizio Sarri: si pareggia con il Feyenoord, gli ucraini stanno schiacciando gli inglesi con un netto 2-0 dopo appena 45 minuti.

Il fischio finale decreta un risultato ancora più amaro per il Napoli, che perde lo "scontro diretto" contro il Feyenoord e quello a distanza con lo Shakhtar. La formazione partenopea saluta la massima competizione europea per club e si prepara ad affrontare l'Europa League da non testa di serie. Fatale proprio il gol olandese subìto nel finale, che ha fatto scivolare il Napoli tra le non-migliori quattro terze dei gironi.

Un errore però addurre tutte le responsabilità di questa eliminazione a quest'ultima prestazione o, ancora peggio, alle scelte di Guardiola. Il Napoli ha giocato ad intermittenza, in calo di condizione e con scarsa vena realizzativa. Nell'arco del primo tempo, il match poteva essere chiuso con vari gol di scarto, ma la sorte ha deciso di non spedire in rete quei palloni. Sarri quest'anno ha rinunciato prima di nuovo a Milik, poi a Ghoulam e adesso a Lorenzo Insigne. L'esterno napoletano è alle prese con un'infiammazione, il suo posto allora è stato preso da Zielinski. Il polacco firma subito la rete che sblocca la partita, facendo intravedere il Napoli che tutti ben conoscono: bel gioco, grande velocità nel giro palla e manovre offensive implacabili. Gran parte di questi indizi del vecchio Napoli scompaiono con l'andare dei minuti. Il Feyenoord pareggia e gli azzurri non riescono più a rialzare davvero la testa.

L'eliminazione è stata purtroppo firmata già nella prima apparizione del girone, quando il Napoli prese sotto gamba l'impegno esterno con lo Shakhtar. Decisioni sulla formazione discutibili, miste alla scarsa determinazione, hanno prodotto il ko che ha pesato come un macigno sulla classifica azzurra per tutto il girone. Il Napoli adesso dovrà riuscire a coniugare al meglio il campionato e l'Europa League, consapevole di poter ambire alla vittoria finale di entrambi. Il destino degli azzurri, d'ora in poi, sarà nelle proprie mani (e tra i propri piedi), ma lo spogliatoio dovrà dimenticare l'atteggiamento mostrato in campo ieri. Appena conosciuto il verdetto (parziale) dell'altro match, gli uomini di Sarri hanno quasi rinunciato a giocare. La speranza si è spenta, così come la convinzione che valesse la pena provare a vincere fino all'ultimo istante.

Foto SSCN

REDAZIONE - Luca D'Isanto.

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