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Ferri: ”Insigne ce lo invidiano tutti. Non capisco l’esclusione”

Ferri: ”Insigne ce lo invidiano tutti. Non capisco l’esclusione”

Riccardo Ferri, ex difensore di Inter e Sampdoria, ha parlato a tmw Radio, nel corso della trasmissione ‘Due in Fuorigioco’, della doppia sfida della Nazionale contro la Svezia. È ottimista? “Siamo arrivati a doverci giocare questo...

Redazione

Riccardo Ferri, ex difensore di Inter e Sampdoria, ha parlato a tmw Radio, nel corso della trasmissione ‘Due in Fuorigioco’, della doppia sfida della Nazionale contro la Svezia.

È ottimista?

“Siamo arrivati a doverci giocare questo spareggio per una mancanza di qualità espressa sul campo e di risultati. Non andare in Russia comporterebbe una battuta d’arresto storica, ma la nostra nazionale è composta da tanti elementi che non hanno mai avuto la possibilità di partecipare a un mondiale. Tanta pressione potrebbe e dovrebbe portare a una reazione. Io sono fiducioso. La paura taglia le gambe e non porta mai da nessuna parte. Bisogna cercare di essere più intelligenti, veloci e freddi dell’avversario. Occhio però alla condizione fisica con cui arriviamo a giocare queste sfide”.

Si parla troppo poco della Svezia: avversario sottovalutato?

“Forse più dai media. Questa squadra ha battuto la Francia e ha giocatori di livello internazionale. Meglio non ci sia Ibrahimovic: sa spostare gli equilibri da solo. Detto questo, non credo che Ventura e i suoi ragazzi siano troppo sereni, anzi da giorni lavorano per identificare tutti i possibili elementi da neutralizzare”.

Ecco, Ibra: secondo lui Verratti è il migliore degli azzurri. Perché lo ha scelto?

“Ognuno ha le sue visioni. Marco è un buon giocatore, ma non credo sia l’uomo in grado di toglierci da questa brutta situazione. Avesse detto Pirlo ci avrei creduto un po’ di più. Credo sia il gruppo intero l’unico a poter fare la differenza. Devo però imputare a Ventura l’esclusione di Insigne dall’undici di partenza. Stiamo parlando di un giocatore in grado di creare superiorità numerica da solo. Ti fa la giocata e salta l’uomo. In questo momento, a livello internazionale, ce lo invidiano un po’ tutti. Rispetto comunque le scelte del ct. Avrà di sicuro ponderato le sue decisioni”.

Scelte di Ventura deludono le aspettative. Forse la Svezia arriva con più certezze?

“Sicuramente ha un’identità più forte della nostra ma, alla fine, sarà il risultato a dare torto o ragione agli allenatori. In una programmazione bisogna avere coerenza. Ventura non ha ancora un gruppo solido su cui poter contare, ma l’esclusione del giocatore di Sarri la comprendiamo poco. Evidentemente il ct vuol sbagliare con le proprie idee, affidandosi ai segnali che arrivano dai vari campionati e alle reazioni nervose degli azzurri”.

Se fosse lei il ct, come se la giocherebbe?

“Proporrei la nostra qualità che è abbastanza evidente, imperniata su un 3-4-3 o un 4-3-3 basato sulle ali azzurre. Ecco perché non farei mai a meno di Insigne. L’italia sa difendere e giocare a calcio con un reparto offensivo che spicca e sa essere propositivo. Bisognerà giocare questi 180 minuti più con la testa che con le gambe, evitando situazioni di eccessiva tensione”.

Stranisce che il VAR non venga utilizzato in queste gare?

“Sarebbe poco giusto nei confronti di chi è già stato eliminato per episodi magari dubbi. Prima o poi arriverà a tutti i livelli, ma la sperimentazione nei campionati è corretta per perfezionare lo strumento”. Oggii in campo Eder o Belotti? “Credo che il giocatore granata sia più in grado di fare male”. Tmw.