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Ferrario: “Ancelotti valorizza tutti i calciatori, allenatore fuori categoria. Juve-Napoli? Non decide niente”

Ferrario: “Ancelotti valorizza tutti i calciatori, allenatore fuori categoria. Juve-Napoli? Non decide niente”

L'ex Ferrario: "Ancelotti valorizza tutti i calciatori, allenatore fuori categoria. Juve-Napoli? Non decide niente"

Redazione

Moreno Ferrario, ex calciatore del Napoli, è intervenuto ai microfoni di Radio CRC nel corso della trasmissione "Un Calcio alla Radio". Ecco le sue parole: “Bruscolotti dice che eravamo due persone in uno in campo? Io quando ero in difficoltà mi appoggiavo sempre a lui. Quando ero in difficoltà chiamavo e diceva “ci penso io”. Se giocasse adesso col suo fisico se li mangerebbe tutti. Più che essere elegante, avevo altre qualità. Ragazzi ho avuto la fortuna di giocare sia con Maradona sia con Krol, mi ha insegnato tanto. A volte pur essendo un campione ascoltava quello che io e Bruscolotti gli dicevamo per cercare di completarci. Guardando Krol ho capito come si calciava una palla. Aveva questo tiro che andava a mille all’ora ed era anche preciso. Era una persone eccezionale. Io ho avuto in porta il “giaguaro” Castellini? Prima Marcolini. Poi per 6 anni Luciano Castellini, un grande. Poi ho avuto Garella che parava con i piedi. Il giaguaro era eccezionale, in porta era uno spettacolo. Ogni tanto sulle uscite sbagliava qualcosa.

Juventus Napoli? Loro sono la Juve, la squadra favorita perché due passi davanti a tutti. Il Napoli è l’unica che può dargli fastidio. È una partita che non decide niente. Avendo Ancelotti che è uno che sa come vincere, che dà tranquillità può essere un vantaggio. Forse per la Juve è più decisiva. Non ci sono titolari? Ci sono rose di 30 giocatori stipendiati e io dovrei giocare solo con 11. Poi si dice che gioca chi è meglio. La bravura di Ancelotti è quella di valorizzare tutti. Ancelotti è fuori categoria. È uno che quando vedo le sue interviste mi lascia a bocca aperta. Si vede da come parla. L’allenatore bravo non è quello che azzecca un cambio, ma quello che quando parla tu ci credi”.