L'ex difensore di Napoli e Juventus, Ciro Ferrara, ha rilasciato un'intervista al quotidiano La Stampa, soffermandosi sulla sfida di venerdì sera tra Napoli e Juventus, ecco quanto evidenziato:
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Ferrara: “La partita con La Juventus non sarà decisiva. Scudetto? Il mio cuore dice Napoli”
Ferrara a La Stampa: "La partita con La Juventus non sarà decisiva. Scudetto? Il mio cuore dice Napoli"
"Sento tanto questa partita, ancora di più adesso che non gioco. Un destino, visto che debuttai contro i bianconeri e che non ho fatto parte di altre squadre: ho vissuto il periodo più bello della storia azzurra e conquistato poi tanti successi con la Juventus. Per il Napoli non è più soltanto la partita dell’anno: al di là della rivalità e del prestigio, vincere diventa importante per lo scudetto. Come succedeva ai miei tempi".
Sul peso della partita nella lotta scudetto:"Non credo sia decisiva, il cammino è lungo, certo una vittoria del Napoli darebbe un segnale ancora più forte al campionato: 7 punti di vantaggio non regalerebbero certezze, ma darebbero uno strattone, anche perché nel turno successivo, incrociandosi Juve e Inter, ci sarebbe la possibilità di allungare ulteriormente. Quanto ai bianconeri, al di là delle distanze ridotte, un successo inciderebbe moltissimo sul morale".
Sul duello scudetto:"La Juve, negli ultimi anni, ha potuto permettersi qualche passo falso perché le avversarie non sapevano approfittarne: oggi viaggiano a mille, la quota scudetto si alzerà. Di sicuro Napoli e Juventus sono le squadre più attrezzate, ma occhio all’Inter di cui si parla poco ed è un vantaggio: non possiamo escluderla dal giro, come non possiamo escludere la Roma".
Sulla squadra del cuore:"La Juventus ha vinto sei scudetti di fila, può lasciarne uno: il cuore dice Napoli, mi auguro possa vivere questa grande soddisfazione".
Sul Napoli:"Vince partite che prima non sarebbe riuscito a vincere,anche se capita di non giocare bene. È segno di maturità, di una diversa solidità anche mentale: gli scudetti si vincono attraverso continue tappe, il campionato è lungo e lo stress elevato, nemmeno i grandi club stranieri vincono sempre attraverso lo spettacolo".
Su Higuain:"Sarebbe un’assenza pesante, ma ci sono altre risorse. Più che di singoli fuoriclasse, credo sia questione di carattere, condizione, atteggiamento: per uscire indenni dal San Paolo, dovrà fare una super partita".
Su Mertens:"È stato una sorpresa, merito a Sarri che in un momento di difficoltà ha saputo inventarlo. L’allenatore era stato bravo anche all’inizio del percorso, quando per rispettare le caratteristiche della squadra rinunciò al trequartista con cui giocava a Empoli".
Sul Mercato:"Serve qualche cambio, ritmi così sono difficili da mantenere. Ci sono giovani bravi, ma sarebbe comunque importante intervenire sul mercato: è un anno troppo importante".
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