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Fedele: “Mertens deve ringraziare se stesso. Conte prenda posizione sul calcio”

Fedele

Enrico Fedele, procuratore ed opinionista oltre che ex dirigente, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it: “Non capisco il ministro Spadafora e se le restrizioni sono queste il...

Luca D'Isanto

Enrico Fedele, procuratore ed opinionista oltre che ex dirigente, è intervenuto ai microfoni di Radio Marte. Ecco quanto evidenziato dalla redazione di CalcioNapoli1926.it:

“Non capisco il ministro Spadafora e se le restrizioni sono queste il campionato rischia di non riprendere. Sono molto pessimista. Deve esserci una presa di posizione di Conte. Il calcio è uno sport di contatto, ma ci sono controlli continui e ci sarebbe un ritiro lunghissimo. Se un’intera squadra deve andare in quarantena, allora il calcio non riprende”.

Fedele: "Mertens deve ringraziare soltanto se stesso"

 NAPLES, ITALY - DECEMBER 18: Napolis player Dries Mertens scores the 5-2 goal during the Serie A match between SSC Napoli and FC Torino at Stadio San Paolo on December 18, 2016 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)

"Mertens? Deve ringraziare soprattutto se stesso per quanto fatto da centravanti. Nel primo anno di Sarri entrava a metà secondo tempo perché spaccava le partite, poi ha dimostrato di essere un grande uomo gol".

Mertens e la stagione della svolta

Nella stagione 2016-2017 il calciatore belga riesce a riproporre le ottime prestazioni dell'anno precedente, nonostante le varie difficoltà incontrate dalla squadra di Sarri. Il 21 agosto 2016, alla prima giornata di campionato, sigla una doppietta conto il Pescara, mentre il 28 settembre sigla altri due gol nel match di Champions League contro il Benfica. L'11 dicembre arriva la tripletta nel match di campionato contro il Cagliari. Il 18 dicembre mette a segno un poker ai danni del Torino, match terminato 5-3. Il 4 febbraio 2017 mette a segno un'altra tripletta nella goleada esterna sul Bologna per 1-7. Negli ottavi di finale di Champions League contro il Real Madrid al San Paolo, segna il gol del momentaneo 1-0.

Diventa una parte essenziale della squadra nel percorso della stagione, dopo che Maurizio Sarri lo preferisce a Manolo Gabbiadini per sostituire l'infortunato Arkadiusz Milik. Nonostante fino a quel momento fosse stato utilizzato soltanto d'ala sinistra, da "falso nove" diventa un pilastro inamovibile della squadra. Totalizzerà 28 reti (di cui 2 su calcio di rigore) in 35 presenze in campionato, piazzandosi al secondo posto della classifica marcatori della Serie A, a un solo gol dal romanista Edin Džeko. In totale realizzerà 34 gol in 46 presenze stagionali in tutte le competizioni.