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Quando Sconcerti “credeva” di essere Mick Jagger: “Eravamo babà inzuppati nel gin”

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Une delle ultime interviste a Sconcerti (a firma di Fabrizio Biasin): spettacolare

Giovanni Ibello

Fabrizio Biasin, noto giornalista di Libero, ha recentemente intervistato Mario Sconcerti che, com'è noto, è tragicamente venuto a mancare ieri. L'intervista è molto bella e vi consigliamo di leggerla tutta (a questo link). Ecco un estratto evidenziato da CalcioNapoli1926.it:

Une delle ultime interviste a Sconcerti (a firma di Fabrizio Biasin)

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«Che problema c'è». Il pretesto per questa chiacchierata è il 40esimo anniversario della vittoria azzurra in Spagna: non mi interessa sapere della partita, ormai conosciamo tutto, piuttosto raccontami le tue emozioni nel giorno della finale e in quelli precedenti. «Ah, guarda, il mio problema nei tre giorni precedenti è stato trovare un albergo. Nessuno aveva previsto che saremmo andati in finale. Prima del Mondiale accettavano prenotazioni solo per 40 notti e nessun giornale aveva osato tanto. Eravamo in giro in quattro alla ricerca di una sistemazione, preoccupati ma anche eccitati per quello che stava succedendo, un momento difficilmente ripetibile».

Siete finiti per strada?

«No, alla fine ho trovato posto all'hotel Royal, un grande albergo di fianco al Prado...».

Racconta.

«Arrivo col taxi e vedo che fuori ci sono 5mila persone in attesa».

Mica erano lì per te...

«Invece l'ho pensato! Ero talmente sulle nuvole per la finale che mi sono detto "mi aspettano perché sono italiano e vogliono omaggiarmi"».

E quindi?

«Sono sceso dal taxi, ho salutato, hanno applaudito...».

Allora erano davvero lì per te!

«Ma figurati, era solo una folla eccitata e un attimo dopo ho capito perché: entro nella hall e ci sono i Rolling Stones».

Beh, del resto tra te e Mick Jagger la differenza è minima.

«Esatto! Questo per farti capire che eravamo come dei babà inzuppati nel gin, completamente inebriati dal momento».