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Dossena: “Napoli-Lazio? Quel 4-3 del 2011 fu fantastico, gli azzurri valgono il City”

Dossena: “Napoli-Lazio? Quel 4-3 del 2011 fu fantastico, gli azzurri valgono il City”

Andrea Dossena, ex giocatore del Napoli, ha rilasciato un'interessante intervista al quotidiano Il Roma. All'interno i dettagli.

Redazione

Napoli-Lazio vista dall'ex terzino del Napoli, Andrea Dossena, che attraverso i microfoni de Il Roma ha ricordato il fantastico 4-3 contro i biancocelesti al San Paolo, del lontano 2011. La Lazio si dovette arrendere ad una meravigliosa tripletta di un allora giovane Edinson Cavani, ma la rete che diede vita a quella indimenticabile rimonta fu messa a segno proprio da Dossena, che ricorda: «Eravamo reduci da un bel periodo e fisicamente stavamo bene. Ecco perché, pur non aspettandoci di andare sotto di due gol, alla fine eravamo convinti di poterla vincere». Andò esattamente così e quella vittoria, bella e indimenticabile, fu determinante per arrivare in Champions dalla porta principale.

Dossena, quanto valse quell’istante? «Tanto, anche se il gol non era propriamente il mio mestiere. Fu una vittoria importante contro una diretta concorrente, una delle giornate più belle della mia avventura al Napoli».

Che si riassume come? «Nel complesso ho un ricordo molto positivo. Fu una bella esperienza in una città calda, con un pubblico fantastico. Peccato per com’è finita. Scelsi di andar via in modo troppo istintivo, un errore che non rifarei».

Oggi, quando guarda una partita del Napoli, a cosa pensa? «Al fatto che, oltre al Napoli, poche altre squadre, ad esempio Tottenham o Manchester City, giocano così bene, senza annoiarti. Il Napoli è un’orchestra perfetta e mi dispiace leggere un po’ ovunque che la Juve sia la favorita per lo scudetto. Sbaglio, o al primo posto c’è ancora il Napoli?».

Non sbaglia... «Ecco, e allora perché esprimersi come se il Napoli avesse già perso o pareggiato le prossime partite? Per il cammino intrapreso e per i punti raccolti, il Napoli ha le stesse probabilità di vincere lo scudetto della Juve».

Cosa pensa di Sarri? «Sta facendo un grande lavoro, anche mediaticamente. Le sue parole sono sempre perfette, la squadra è sul pezzo, tutti sono consapevoli delle proprie forze e hanno in testa un solo obiettivo».

Prima dell’infortunio Ghoulam, che ricopre il suo ruolo, era diventato uno dei più forti terzini sinistri in circolazione. «Ha sempre avuto grande qualità, agonismo, ottima corsa, capacità di saper arrivare sul fondo. La corsia mancina del Napoli lavora benissimo con Hamsik e Insigne ed ora anche Mario Rui si sta comportando bene, così come Hysaj, seppur con caratteristiche diverse. Non è un caso che tutti siano migliorati così tanto...».

Cioè? «Tutti i calciatori, nelle mani di Sarri, hanno avuto una crescita fantastica. Koulibaly, Jorginho, lo stesso Ghoulam: con Benitez sembravano giocatori diversi mentre ora sono al top del proprio rendimento grazie al lavoro di Sarri».

Pura curiosità: ma Sarri in Premier League, dove lei ha giocato con Liverpool e Sunderland, ce lo vede? «Sarri lo vedo ovunque, a patto che le sue idee vengano “accettate” dalla squadra. In Inghilterra non sono abituati a lavorare troppo sulla tattica, ma a tutti piace giocar bene come fa Sarri, divertendosi. Se una squadra si convince e si fida del proprio allenatore, magari ritenendolo un fenomeno, allora tutto diventa più semplice. Prendete Guardiola: il suo tiki- taka sta funzionando anche al City. Oppure Conte, un grande tattico: un anno fa ha vinto il campionato con una squadra che l’anno prima era arrivata decima».

IL ROMA