Napoli e Dimaro ancora insieme per un ritiro vincente. Questa mattina Aurelio De Laurentiis e Carlo Ancelotti hanno parlato in conferenza stampa dell'accordo di rinnovo con il Comune della Val di Sole. Ecco di seguito le parole riportate:
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Dimaro 2019, De Laurentiis: “Il ritiro partirà il 6 luglio. Hamsik? Ha chiesto la cessione”
De Laurentiis e Ancelotti parlano del ritiro a Dimaro
DE LAURENTIIS SU HAMSIK - "Oggi non si parlerà di Hamsik. Quando sarà il momento comunicheremo quanto è accaduto. Domani si deve parlare soltanto del Trentino, altrimenti non vi dirò nulla di Hamsik. La stampa ha il vizio di bruciare le notizie dicendo un mare di cose inesatte. Io quando vi leggo mi diverto, mi meraviglio di SportMediaset: ne hanno detta una colossale l'altro giorno. Evidentemente accusano di non essere ciò che erano."
ACCORDO PER TRE ANNI - Continua il patron azzurro: "Sono felice di aver rinnovato questo accordo e cercheremo sempre di migliorare. C’è chi vuole che uno vada in America e in Oriente, ma io voglio restare qua. I soldi si raccolgono in un altro modo. Noi dobbiamo prepararci a un altro campionato, che diventerà più omogeneo. Tornano Inter e Milan, magari si acquieta la Juventus. Mi dispiace per i tifosi la cui sola ambizione è vincere lo scudetto.
STADIO VUOTO - "Sabato c'erano poche persone. Così si è tifosi del Napoli? Sono molto meravigliato. Poi vedi San Siro che incassa 5 milioni in una sola partita: vorreste fare le nozze d'oro coi fichi secchi? Sono tre anni che chiudo il bilancio in rosso. La Filmauro invece lo chiude in utile, così si smette di dire che guadagno dal calcio. Sto finanziando di tasca mia tre film americani".
A DIMARO - "Il 6 luglio dalle ore 12:00 saremo lì. Le date sono 6-26 luglio, perché dopo ci sarà una partita".
ANCELOTTI CONTENTO - "Eravamo preoccupati dal terreno perchè allenandosi tutti i giorni poteva cedere, invece non è stato così. Siamo molto contenti di tornare e di prepararci al meglio per la stagione. Le strutture erano ottime".
L'ASSESORE FAILONI - "Siamo molto contenti che il Napoli abbia deciso di rinnovare questa collaborazione. La società di De Laurentiis ci aiuta a portare il nome del Trentino in tutto il mondo".
ANCORA ANCELOTTI - "E' ritorno al passato un ritiro del genere. Si è tornato a fare ritiri come sii devono fare. Fare lavori di forza: le prime due settimane si lavora sul fisico, poi si preparano le amichevoli. Poi nell'ultima settimana si prepara la stagione. Questo fare molte settimane aiuta a prevenire infortuni durante l'anno. Noi in ritiro stiamo bene, ci divertiamo e giochiamo a carte: c'è chi vince e chi perde...".
DE LAURENTIIS SUL CALO DEL SAN PAOLO - "Il calcio è un'industria dal '96. Il problema degli stadi va visto nel processo inglese: noi non abbiamo mai avuto in IItalia un politico con la visione e fermezza di una Taucher. Gli hoolingans creavano problemi e questi furono fermati tramite diverse leggi. Dopo gli stadi inglesi si sono svuotati e dopo si sono ripopolati con le famiglie e i bambini: i veri tifosi. Quindi hanno ricominciato a fare gli stadi. Noi durante Italia '90 ci siamo rubati i soldi anzichè risistemarli. A Bari fu fatto ex novo, magari sovrastrutturandolo. Ma nessuno si era sottoposto al problema della virtualizzazione dello stadio. Nella sala stampa all'inizio del 2000 vi parlai dello stadio virtuale e tutti andarono via delusi. Mi ricordo che Sconterti andò via deluso, ma io ho una visione da industriale. Sono un imprenditore, quindi devo dividere il mio essere: devono esserci logiche nelle mie azioni tra tifoso e imprenditore. Questo paese è in mano alle mafie dalla seconda guerra mondiale e ormai queste organizzazioni si sono anche ripulite: diventa difficile allora allontanare le frange criminali dagli stadi. Qui certi spalti sono diventati filosofia, si vive quel determinato posto come se fosse un processo associativo con un marchio. Appartieni a questa sponda e non all'altra. Nel 2014 Alfano e Renzi hanno modificato la legge arricchendo il DASPO. Nel 2019 dovremmo avere una chiara anagrafe di chi ha commesso i delitti e avere nel tornello un dispositivo per rigettare la gente che è segnalata dalla Questura. Il grande rischio è far rimanere gli stadi vuoti, ma dopo, come in Inghilterra, si ripopolerebbero di famiglie e bambini. Il nostro stato è costretto a una complicità con le mafie da diversi anni. Non sono io a dirlo, ma la storia. Attraverso i valori dello sport può crescere l'individuo".
DE LAURENTIIIS E LA CINA - "Non sento Maradona da molto tempo. Io amo la Cina, mi è stato insegnato da mio nonno. Ma è molto lontana. Le provo un po' tutte, ho provato a fare due squadre negli States. In Cina visita la squadra di Pechino e del porto di Pechino: mi fecero capire che il portiere doveva essere per forza cinese. Mi dissero, più di dieci anni fa, che potevano esserci combine. Intesa come la intendo io non farei tourneè: non mi sono mai interessate, ma mai dire mai. A me piace molto anche l'Africa".
ANCELOTTI SULLA STAGIONE - "Non manca tanto alla fine. E' tutto ancora in palio tranne la Coppa Italia: ci è dispiaciuto essere usciti. La squadra sta bene e credo che questi 120 giorni li faremo bene. Tra una settimana inizia l'Europa League e punteremo al massimo".
12:12 - Ancelotti lascia la conferenza stampa.
12.28 - De Laurentiis su Hamsik: "In passato Milan, Inter e Juventus mi chiedevano insistentemente di Hamsik, ho sempre rifiutato. Moratti mi chiamò per capire che intenzioni avessi e gli feci ritirare subito i suoi uomini sul campo. In estate Marek mi ha chiesto la cessione, gli ho chiesto se fosse sicuro di voler chiudere la carriera in Cina e mi ha detto di sì. Le proposte, però, erano inaccettabili".
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