Dieci punti persi contro le piccole: a Reggio Emilia contro il Sassuolo è riemerso il vecchio problema, il Napoli ha sciupato una grande occasione lasciando così altri punti pesanti per strada. Di Francesco ha bloccato nuovamente Sarri: dopo il pareggio al San Paolo (1-1), un altro nella partita di ritorno (2-2). Soprattutto un'altra rimonta subita dagli azzurri che hanno confermato la grande difficoltà nella gestione del risultato: errori individuali (vedi quello di Hamsik sul primo gol di Berardi) o collettivi, come la distrazione difensiva sul 2-1 di Mazzitelli.
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Dieci punti persi contro le piccole: a Reggio Emilia contro il Sassuolo è riemerso il vecchio proble
Dieci punti persi contro le piccole: a Reggio Emilia contro il Sassuolo è riemerso il vecchio problema, il Napoli ha sciupato una grande occasione lasciando così altri punti pesanti per strada. Di Francesco ha bloccato nuovamente...
Soprattutto cali di concentrazione improvvisi con la partita in pugno, problemi emersi già in numerose occasioni quando gli azzurri hanno rimesso in corsa gli avversari (le trasferte con Roma e Empoli) pur riuscendo alla fine a vincere. Il mal di piccole è riemerso domenica nell'anticipo a pranzo: quattro i punti lasciati al Sassuolo che si aggiungono a quelli persi contro le ultime due in classifica Palermo (l'1-1 clamoroso al San Paolo) e Pescara (il 2-2 nella partita di esordio), oltre agli altri due al Ferraris nella trasferta senza gol contro il Genoa.
Al Napoli manca ancora il cinismo della Juventus che alle piccole ha concesso soli cinque punti e tutti in trasferta (tre a Genoa nella sconfitta per 3-1 e due all'Udinese nel pareggio per 1-1), mentre in casa i bianconeri hanno avuto un cammino senza macchie vincendo tutte le partite. Il controllo della gara. Una partita in assoluto controllo degli azzurri sfuggita improvvisamente di mano: il Napoli in vantaggio di un gol si è fatto rimontare e il Sassuolo ha ribaltato il risultato.
Sull'andamento della partita hanno influito gli episodi negativi (la traversa di Mertens e il palo interno di Insigne) ma gli azzurri hanno comunque denotato la consueta mancata di cinismo nei momenti chiave della partita, proprio quelli in cui bisogna impedire agli avversari di riprendere coraggio. I dieci punti persi contro le piccole sono quelli che fanno la differenza rispetto alla Juve: frutto di errori individuali e di reparto e di cali di attenzione.
Il miglioramento dei particolari, questo il lavoro sul quale si sofferma Sarri per aumentare ancora di più la media punti già da record, visto che i 71 punti conquistati in 33 giornate rappresentano il massimo della storia azzurra e il tecnico toscano ha sottolineato la necessità di cancellare gli errori grossolani emersi ancora una volta a Sassuolo. Personalità. Una crescita ulteriore in termini di personalità, l'ultimo step da superare per acquisire la mentalità vincente perchè quest'anno il Napoli ha comunque fallito diversi appuntamenti chiave, come era questo contro il Sassuolo, nell'ottica della rincorsa alla Roma.
Vincere anche nelle giornate in cui la squadra azzurra mostra meno brillantezza questo l'ultimo passo avanti da compiere per passare da squadra competitiva e bella da vedere a formazione spietata e vincente. Ora il margine di errore si è ridotto ulteriormente: il Napoli le ultime cinque partite deve vincerle tutte. Quindici punti ancora in palio da conquistare tutti per conquistare il secondo posto che significa Champions League diretta e consente di evitare la trappola di agosto dei preliminari.
Il turnover. Niente tabelle, pensare a una partita per volta, Sarri è stato chiaro alla vigilia della trasferta contro il Sassuolo: fallito il primo appuntamento, ne mancano adesso altri cinque, gli ultimi di una stagione lunga e stressante vissuta a lungo su tre fronti. Il tecnico toscano ha schierato per tre partite consecutive la stessa formazione ma dopo la doppia vittoria contro Lazio e Udinese è arrivato il passo falso di Reggio Emilia contro il Sassuolo.
Ecco perchè è presumibile che il tecnico toscano decida di cambiare qualcosa nella formazione base: con la rosa affidabile la scelta potrà essere più ampia. Una delle carte per lo sprint finale è Mili, tornato al gol contro il Sassuolo sette mesi dopo l'infortunio al ginocchio. Il Mattino.
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