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Diaconale, responsabile comunicazione Lazio: “La Curva laziale non è razzista. Sono solo piccoli gruppi”

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Diaconale, responsabile comunicazione Lazio: "La Curva laziale non è razzista. Sono solo piccoli gruppi" ecco quanto dichiarato

Redazione

In diretta a "Un Calcio Alla Radio", trasmissione di Umberto Chiariello in onda su Radio CRC, è intervenuto Arturo Diaconale, responsabile comunicazione SS Lazio:

Dove si gioca Inter-Lazio?"Non ne ho la più pallida idea. Speriamo di saperlo quanto prima (ride ndr)"

Riunione di ieri?"Probabilmente non c’è stata, ma sarà deciso in breve tempo. Bisognerà sapere dove si va a giocare"

Cori razzisti e anti semiti?"Purtroppo in tutte le curve d’Italia esistono tanti piccoli gruppi che si sono rinferrati in queste idee, di cui probabilmente non sono consapevoli. È un modo per caratterizzarsi. Ci dobbiamo fare i conti ed evitare di dargli troppo peso, perché altrimenti diventiamo schiavi di questi gruppetto, ribadendo che però sono comportamenti sbagliati"

Responsabilità oggettiva?"È un problema che dovrebbe essere posto da tutte le società perché per colpa di qualche gruppo che assume certi atteggiamenti o ,peggio, che vuole esercitare pressioni, le società rischiano di trovarsi in situazioni pesanti e se le società rischiano di trovarsi in situazioni pesanti il campionato rischia di essere condizionato"

Ha ragione Ancelotti?"Io credo che le sue parole siano stato male interpretate. È stato dato un senso per cui “qualunque coro si faccia bisogna interrompere la partita”. Io credo che Ancelotti abbia detto che la situazione venga rapportata. E poi aggiungo pure che le parole di Ancelotti sono venute fuori dopo Inter Napoli, durante la quale la persecuzione contro Koulibaly era diventata insostenibile. Io penso che la stragrande maggioranza dei cori non ha uno sfondo razzista, ma l’obbiettivo di colpire il giocatore della squadra avversaria che è più efficace. Se poi il giocatore è di colore, il "buu" è caricato da situazioni razziste. Ci vuole sempre una valutazione oggettiva della realtà e credo che con il buon senso si possa risolvere"

La ricetta?"La mia ricetta è quelle delle regole che ci sono e quella che ha esposto Ancelotti, regole che devono essere applicate con buon senso, che molto spesso nel nostro paese è latitante, non solo nel calcio”.