Hamsik – Il gol 117 lo segna al minuto 17, il numero 17 del Napoli: è quello che spinge gli azzurri al titolo di campione d’inverno. Decisivo Hamsik per il successo di Crotone, la terza rete consecutiva del capitano slovacco. «Gol 117 al 17esimo? Speriamo che questo 17 ci porti fortuna. Adesso la palla entra e sono contento. Sono felice per i tre punti anche non giocando una partita bellissima». Già, la differenza è proprio questa: adesso il Napoli partite del genere riesce a vincerle mostrando solidità e grande maturità. La mentalità vincente si costruisce proprio con partite di questo tipo. «Le differenze rispetto a due anni fa? La differenza è che partite come questa prima non le vincevamo, ora anche soffrendo riusciamo a vincere».
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Il 17 nel suo destino, Hamsik: “Abbiamo commesso un grave errore”
Hamsik – Il gol 117 lo segna al minuto 17, il numero 17 del Napoli: è quello che spinge gli azzurri al titolo di campione d’inverno. Decisivo Hamsik per il successo di Crotone, la terza rete consecutiva del capitano slovacco....
Hamsik sottolinea l’aspetto positivo del carattere mostrato dal Napoli in una partita non semplice ma evidenza anche gli aspetti negativi. «Dobbiamo essere più cattivi davanti al portiere. Tenere l’1-0 fino alla fine in campi del genere è difficile, con il secondo gol saremmo stati più calmi. Non ci possiamo permettere di soffrire così, dobbiamo chiuderla prima per non stressarci così alla fine. Importante però è stato portare a casa i tre punti». Un altro successo, il nono in trasferta su dieci partite: un cammino da record per gli azzurri che chiudono il girone di andata con il titolo di campione d’inverno. «Già da tre anni abbiamo preso la strada giusta, ma questo titolo non significa niente, vogliamo arrivare fino alla fine». Lo slovacco decisivo nella serata in cui si è allungata ancora di più il digiuno di Mertens e Callejon. «I gol degli attaccanti arriveranno, Cordaz è stato bravo. Si sbloccheranno presto».
La copertina a Crotone è tutta sua: una serata cominciata con la maglia celebrativa in suo onore indossata dagli azzurri per il sorpasso ai 115 gol di Maradona e il record sancito contro la Sampdoria. «La maglia celebrativa? Sarà un ricordo per sempre: è la prima ed ultima volta che si metterà sulla maglia qualcosa del genere». Marek è sempre più il simbolo della squadra, lui che ha scelto il Napoli praticamente a vita, alla stagione numero undici. La sua forza è pensare per prima cosa alla squadra e poi a se stesso. A Crotone nel prepartita ha confermato quello che è il suo pensiero in un’annata che può diventare indimenticabile. «E' ancora presto per parlare di lotta tra noi e la Juventus. La classifica si è un po’ aperta ma tutte le squadre possono perdere punti quindi bisogna pensare partita per partita. Lo scudetto piccolino d’inverno non significa niente, puntiamo a quello in primavera». Questa la filosofia del capitano che ha ritrovato non solo i gol ma anche la brillantezza: il migliore in campo a Crotone, un trascinatore in tutti i sensi. Marek tocca un’infinità di palloni e non ne sbaglia nessuno, si mette al centro del gioco e dirige il traffico a meraviglia. Una prestazione molto positiva anche in termini di continuità: Hamsik è tornato sui suoi livelli, Sarri ha ritrovato il suo campione al quale ha dato sempre fiducia anche nei momenti più bui e che ha proposto sempre da titolare: 19 su 19 le partite dello slovacco dal primo minuto in campionato. Un protagonista assoluto allo Scida, una prova superlativa: quantità e qualità, oltre al guizzo decisivo per il successo del Napoli. Un gol alla Hamsik capace di inserirsi nel cuore dell’area del Crotone dopo l’uno-due con Allan e di infilare con il sinistro Cordaz. Anche ilbrasiliano si è detto soddisfatto. «Abbiamo i numeri per rimanere in alto. Siamo un grande gruppo e il nostro obiettivo è sempre quello massimo. Dobbiamo continuare a guardare avanti». Il Mattino.
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