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De Canio: “Ci voleva più rispetto per Ancelotti. Esonero a doppio volto”

(Photo by Getty Images)

Il tecnico De Canio si è espresso sulla situazione del Napoli e sull’esonero di Carlo Ancelotti De Canio su Ancelotti: “Più rispetto per la sua professionalità” Il tecnico Luigi De Canio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai...

Claudia Vivenzio

Il tecnico De Canio si è espresso sulla situazione del Napoli e sull'esonero di Carlo Ancelotti

De Canio su Ancelotti: "Più rispetto per la sua professionalità"

Il tecnico Luigi De Canio ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio durante la trasmissione di Maracarà:

"Voglio sperare nel pensare che fra i calciatori ed Ancelotti non ci fossero problemi molto gravi se non solo di natura tecnica. Magari non piaceva il cambiare spesso. Malcontento dei giocatori per i mancati rinnovi è dovuto ad altre cose e non ad Ancelotti. Le responsabilità sono da dividere tra tutti, ma spesso si fanno pagare al tecnico. Le partite si vincono con i giocatori, con la voglia di questi. Sappiamo tutti che Carlo è una persona mite e conciliante, non posso pensare che queste siano state problematiche così insormontabili a portare a questo comportamento della squadra. Deve esserci stato altro. Chi lo dice che superati certi aspetti, questa squadra potesse risollevarsi anche in campionato con Ancelotti? Anche i calciatori hanno detto che giocano per il Napoli e per questi tifosi devono fare il meglio. Anche l'allenatore fa parte del Napoli. I rapporti devono essere concilianti con tutti, perché tutti hanno lo stesso obiettivo. Poi ognuno ha le sue responsabilità. Certo che un allenatore non può intervenire sulle strategie societarie. L'allenatore è una figura forte, fuori da ogni logica, deve mantenere sempre un atteggiamento equidistante". 

Sull'esonero

"Ci sta l'esonero ma dopo una sconfitta è maggiormente comprensibile. In questo modo si fa fatica. Dopo una sconfitta aveva una logica. Il Napoli non sta andando bene e non gioca bene, in questo aspetto è giusto l'esonero. Nei modi e nei tempi però non c'è stato quel colpo di classe che ci doveva essere, visti anche i rapporti tra i due. Ancelotti s'è guadagnato sul campo il riguardo che merita. Personalmente, sotto il profilo umano, non si può calpestare tutto. Ci vuole più rispetto per la professionalità. Molti hanno sottovalutato il secondo posto dello scorso anno. Subentrare a Sarri e conquistare quel posto con giocatori a fine ciclo non era scontato. Grazie alla sua esperienza è riuscito a portarla al secondo posto".