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De Laurentiis: “Ho parlato con i calciatori a tu per tu, ecco cosa ci siamo detti”

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Il presidente del Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni durante l'incontro con i giornalisti a Castel Volturno
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante l'incontro con i giornalisti ieri a Castel Volturno.

De Laurentiis su Garcia e i colloqui con i calciatori

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Reazioni calciatori con Garcia? Non c'è nessuna reazione, io ho interrogato i calciatori: ho voluto parlare con tutti i calciatori e tutti i calciatori sono con Rudi Garcia. Ho detto: signori, noi siamo stati troppo signori perché vogliamo che voi lo siate, quindi se noi applicassimo subito le multe, non sarebbe un buon indizio di convivenza. Invece vogliamo che voi capiate, così come io detesto chi si leva la maglia quando segna, voi non dovete fare nessun gesto perché l'allenatore in quel momento ha diritto di vita e di morte sulle scelte di chi deve giocare, uscire, con chi dev'essere sostituito. Poi dopo la partita, con calma e a bocce ferme, semmai, il giorno dopo, ne parliamo con tranquillità e serenità. E si chiedono spiegazioni. Perché qui siamo in democrazia, ma chi fa il gesto così, per ora non ho fatto nessuna multa: la prossima volta, beccherà la multa che non gli ho fatto prima e la successiva, abbinate. E chi ci casca paga.


Colloqui? Non ho voluto parlare alla squadra riunita, ma ad ognuno di loro individualmente: a tu per tu, le persone si aprono e ti dicono ciò che pensano. E poi molti rientravano a scaglioni dalle nazionali. Con molti devi parlare in inglese. Io ho diviso tutti quanti e me li son sentiti uno per uno, gli ho spiegato la mia posizione: ai nuovi ho fatto un discorso. Mentre a chi ha vinto lo scudetto ho detto: questo scudetto sulla maglia è una grande responsabilità, ve lo siete sudato e ora non vi potete rilassare. Questo reclama, è un'identità che non si può cancellare: dovete continuare a giocare per lui e per i tifosi.

Momento 'sì' adesso con Garcia? In quel momento c'era un momento 'no' quando l'ho detto, interloquivo col mio specchio per capire cosa c'era che non funzionava: come mai in questa partita son stati fatti tutti questi errori? Io non ho paura di dire la verità, anche perché sono responsabile del mio operato. L'allenatore l'ho scelto io per primo, quindi le colpe, se uno deve parlare di colpe, uno se ne assume tutte le responsabilità; infatti io qua sto, non l'ho buttata in vacca. La cosa più semplice era chiamare un altro allenatore, che magari aveva un modulo diverso, e continuare a far casino. Non bisogna accontentare la piazza, che è intelligente. Coi tifosi però devi essere sincero, non raccontare le frottole. Incontro con Garcia? Sì, è motivato. Ad un certo punto s'è sentito al centro delle critiche, gli ho teso la mano e gli ho detto che non ci sono problemi: vai avanti e non ti preoccupare. Ci sono stati degli errori, ma capita a tutti. Mi auguro che non si debbano più ripetere: siamo qui per darti manforte e supporto".

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