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Osimhen dà via alla festa, al Maradona è poco più di un allenamento

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Il Napoli batte 2-0 la Sampdoria ottenendo la ventottesima vittoria su trentotto partite disputate e 90 punti in campionato
Domenico D'Ausilio
Domenico D'Ausilio Vice caporedattore 

Il Napoli batte 2-0 la Sampdoria ottenendo la ventottesima vittoria su trentotto partite disputate e 90 punti in campionato, mancando il record di Sarri 2017-2018 per un solo punto. Per gli azzurri e gli spettatori sugli spalti del Maradona è stato poco più di un allenamento con i blucerchiati che però hanno venduto cara la pelle nonostante fossero già ampiamente retrocessi.

Osimhen dà via alla festa, al Maradona è poco più di un allenamento

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Gli azzurri hanno dominato la prima frazione di gioco con l'81% di possesso palla, ma non sono riusciti a sbloccare il risultato nonostante avessero esercitato una forte pressione sugli avversari. Nel secondo tempo, ancora gli azzurri a spingere sull'acceleratore ma senza pungere più di tanto. Poi al 63esimo l'episodio che sblocca, e di fatto chiude, la gara: fallo da rigore su Osimhen, con l'attaccante nigeriano che gonfia la rete battendo l'estremo difensore blucerchiato che ha aveva anche sfiorato il pallone. Parte la girandola dei cambi di Spalletti, che concede la standing ovation a Osimhen e Kvara, e uno dei subentrati, Giovanni Simeone, mette a segno il gol del definitivo trionfo con un destro a giro dai 20 metri che fa esplodere il Maradona. Poi all'85esimo l'episodio più commovente dei 90 minuti di gioco: Fabio Quagliarella viene sostituito e il Maradona gli concede il tributo più bello, visto che sarà la sua ultima partita in Serie A. Poi non succede più niente e gli azzurri portano a casa i tre punti.