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COVERCIANO – Gli allenatori italiani sono i migliori al mondo. Facile se a dirlo siamo noi concitta

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COVERCIANO – Gli allenatori italiani sono i migliori al mondo. Facile se a dirlo siamo noi concittadini, ma l’elogio arriva direttamente dall’Inghilterra, precisamente dal tabloid ‘Daily Mail’ che ha dedicato uno...

Redazione

COVERCIANO - Gli allenatori italiani sono i migliori al mondo. Facile se a dirlo siamo noi concittadini, ma l'elogio arriva direttamente dall'Inghilterra, precisamente dal tabloid 'Daily Mail' che ha dedicato uno speciale su Coverciano, sede non solo del ritiro della Nazionale ma anche della scuola di formazione per i nostri tecnici. Conte-Chelsea, Ranieri-Leicester (ed ora Nantes), Carrera-Spartak Mosca, oltre ad Allegri, Sarri, Capello, Mancini e Ancelotti, nonostante il recente divorzio con il Bayern Monaco, ne sono una grande prova.

SACCHI: "SERIE A GRANDE SCUOLA" - Il Daily Mail, per dare importanza alla propria inchiesta, ha intervistato un grande esperto come Arrigo Sacchi per capire cosa renda speciale i suoi compatrioti. "La Serie A è una grande scuola. Ti insegna moltissimo sulla tattica e ti aiuta a gestire la pressione: un giorno puoi essere una stella, il giorno dopo devi invece difenderti dalle critiche", dice l'ex tecnico che ha rivoluzionato il calcio negli anni '90 con il Milan. L'ex ct di Brasile '94 parla dei singoli: "Conte era destinato a diventare un grande allenatore, ha preso spunto dalle mie sessioni di allenamento. Ancelotti sa come gestire le persone, merita un premio per questo mentre Capello è più di un tattico".

"SARRI UNISCE VITTORIE E SPETTACOLO" - Uno sguardo anche agli attuali allenatori della Serie A. Molti paragonano Maurizio Sarri proprio ad Arrigo Sacchi, che dal canto suo spende ottime parole sul tecnico del Napoli: "La nuova generazione deve capire che la vittoria non è sufficiente. Anche bellezza, spettacolo ed emozione sono importanti. Sarri incarna questo, la sua squadra gioca con passione e coraggio". Belle parole anche su Giampaolo e Di Francesco: "Entrambi vogliono un calcio totale. Ricordiamo che parliamo di uno sport di squadra. Nella mia carriera non ho mai guardato individui, ma la squadra. Non è un caso che quando la Spagna è passata da un gruppo di stelle a un collettivo, circa un decennio fa, ha cominciato a vincere".

L'IMPORTANZA DI COVERCIANO - Non è quindi da sottovalutare la scuola di formazione dei nostri allenatori a Coverciano. I tecnici vanno là per guadagnare il loro diploma obbligatorio prima di lavorare in Serie A. E tutti i nomi menzionati prima sono passati da lì, anche se erano grandi star come giocatori. I vincitori della Coppa del Mondo 2006 Luca Toni e Mauro Camoranesi stanno studiando per ottenere il patentino. Loro, come tutti i precedessori, dovranno presentare una tesi finale. In passato Allegri si era focalizzato sull'importanza del centrocampo ("quello a 3 deve essere di grande spessore con un regista carismatico"), Conte sul modulo 4-3-1-2 e sulle sessioni video per identificare gli errori ("così i giocatori non hanno scuse"), mentre Sarri sul programma di coaching del suo staff durante la settimana che porta alla gara. E se qualcuno in Germania ha criticato gli allenatori italiani dopo l'esonero di Ancelotti, basterà vedere il ricco elenco di trofei vinti dai nostri tecnici all'estero. Repubblica.