Antonio Corbo, giornalista, nel suo consueto editoriale per Repubblica, si è soffermato sulla sfida di questa sera tra Napoli e Milan e la querelle tra De Laurentiis e il Comune per il San Paolo: "Le luci del San Paolo si riaccendono su mille sfide. La prima non è Napoli-Milan. È De Laurentiis che idealmente chiama al centro del campo disastrato come può essere un eterno cantiere il sindaco. Le sue accuse vanno da presunti disastri amministrativi ad una conduzione populistica. L’inconsueto tempismo, un comunicato distribuito a poche ore dalla notturna d’esordio al San Paolo, fa pensare che lo scontro vada ben oltre i livori per il concerto estivo, i conti che non tornano, i soldi che il Napoli ha anticipato e che il Comune non riconosce, il canone in ritardo o da rimodulare. Un passaggio del comunicato di De Laurentiis è illuminante: non perdona i contatti tra Luigi de Magistris ed i tifosi che contestano la sua presidenza, una gestione che ottiene eccellenti bilanci con amplio profitto, ma nessuna attenzione alla tifoseria organizzata, privilegiata da molti altri club nella prevendita e nella organizzazione delle trasferte. È molto probabile che De Laurentiis non perdoni al sindaco di aver accettato l’invito in curva nella partita successiva. Si è sentito accerchiato: accanto a quei tifosi che manifestano il loro dissenso, ha intravisto un personaggio delle istituzioni che credeva al suo fianco sempre, da quando sedevano uno accanto all’altro nel magico zoom delle telecamere nella tribuna d’onore. Si accentua uno scontro che può degenerare, alterando l’ordine pubblico in una partita. Più che un attacco, sembra un segnale di allarme lanciato alle autorità da un presidente che si sente isolato, suo malgrado anche per certi toni sgraditi, spesso giudicati dai tifosi delle Curve offensivi per la loro storia di antico amore per la squadra della città.
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Corbo: “De Laurentiis accerchiato, mesto il ritorno di Reina. Higuain, che partita sarà la sua stasera?”
Corbo a Repubblica: "De Laurentiis accerchiato, mesto il ritorno di Reina. Higuain, che partita sarà la sua stasera?"
Mai tante tensioni, in questo Napoli-Milan che riporta al San Paolo il bomber spergiuro. Per Higuain il campionato comincia stasera a Napoli, dove finisce la sua estate nera. Scartato dalla Juve, cancellato da Ronaldo, escluso dal giro Champions, costretto a implorare una buonuscita, respinto dal Chelsea nonostante Sarri, finito al Milan a prezzo di realizzo, pagamento agevolato in due rate, 18 milioni per il prestito, riscatto a 36 nel 2019. Che nasconde stasera la sua barba, la faccia un po’ gonfia del suo quotidiano duello con la bilancia, rimpianto o livore del guerriero disarmato dalle sue fragilità?
Scosso dai fischi, con gli occhi rossi di un lupo affamato che piomba a valle, Higuain segna il primo dei due gol che costano lo scudetto del Napoli. Quello della vittoria juventina (0-1) al San Paolo, 15esima giornata, quando rompe anche la regola dell’ex, ed esulta. Non solo, indica la tribuna in un vendicativo riferimento a De Laurentiis, quasi fosse stato il presidente a sradicarlo da Napoli. L’altro gol manda il Napoli sei giorni dopo la sua vittoria a Torino fuori pista: è il terzo all’Inter, nella partita delle ombre. Cinque reti al Napoli in sei gare, torna con il Milan, non è la Juve, neanche Higuain è più lo stesso, che sarà stasera? Più mesto il ritorno di Reina, siede in panchina, ecco uno che ha lasciato il cuore a Napoli e alcuni amici troppi amici, in un rapporto contorto con la società, fatto di sospetti, battute oblique. Tweet stizziti, ripicche. Peccato, l’Italia di Reina era e resta Napoli. Il Napoli per chiudere quella porta che lasciò aperta, ha scovato David Ospina Ramirez, colombiano di Medellin, in transito all’Arsenal. Che strana partita, chi l’avrebbe mai pensato?".
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