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Corbo: “Fiducia ad Ancelotti, campione della panchina. Con lui mentalità più europea”

Corbo: “Fiducia ad Ancelotti, campione della panchina. Con lui mentalità più europea”

Il collega Antonio Corbo ha rilasciato alcune dichiarazioni sul percorso del Napoli con Ancelotti

Redazione

Antonio Corbo, editorialista di Repubblica, è intervenuto a "NAPOLI MAGAZINE LIVE", commentando il lavoro svolto fino a questo momento da Ancelotti al Napoli: “Mai come quest’anno bisogna avere fiducia in un campione della panchina che si chiama Ancelotti. Io mi sento in imbarazzo a suggerire qualcosa all’allenatore napoletano, anche se non mi sottraggo al dovere di critica e di verità. Proprio per questo ho criticato la mancata sostituzione di Hamsik a Bergamo, non perché il capitano non stava giocando bene, ma per diversità di vedute tecnico-tattiche, devo però riconoscere che ha fatto la scelta più semplice, raggiungendo il massimo del risultato e quindi gli faccio i complimenti.

Non ho criticato Milik, che resta un bravo attaccante, ma in estate mi sono arrabbiato quando si è perso tempo andando indietro ad un sogno chiamato Cavani con il rischio di turbare chi, invece, aveva ed ha le responsabilità dell’attacco azzurro.

Oggi il Napoli è una squadra che va avanti con grande dignità in Champions, che mantiene il suo ruolo in campionato, anche perché la principale avversaria si è ulteriormente rinforzata con l’arrivo di Cristiano Ronaldo, che rende vani gli sforzi delle altre concorrenti. Quando abbiamo conosciuto le squadre comprese nel girone C di Champions, abbiamo pensato che, ora che c’era Ancelotti, l’urna si fosse ancora accanita contro gli azzurri ed invece l’allenatore ha saputo trovare le risorse giuste per sorprendere tutti, dando anche una mentalità più europea.

Vi dico una cosa, secondo me, proprio Ancelotti ha un po’ sottovalutato la partita con il Chievo, ma in piena buona fede, perché in quei giorni era completamente preso dalla gara PSG-Liverpool ancora di più di quella con tra Napoli e Stella Rossa. De Laurentiis sarà anche un presidente arrogante, troppo interessato al profitto, ma che vuole una squadra senza ombre, un club che non accetti compromessi con la malavita che abbia i soldi giusti per allestire formazioni importanti, che possano affrontare le stagioni con grande dignità. Ho sempre fatto le pulci al presidente, ma non possiamo riconoscere che club e squadra siano in crescita continua, che abbiano grande credibilità anche a livello internazionale e che i risultati sono di assoluto livello.

Viviamo in un momento di economia vicina alla recessione, per fare o rifare daccapo uno stadio ci vogliono molti soldi che lo Stato non metterà mai, quindi deve provvedere il privato e secondo voi, con questa situazione generale, c’è qualcuno che sia disposto ad investire a Napoli con tutte le difficoltà annesse e connesse?”.