Vietato lasciarsi ingannare dalle apparenze. I tatuaggi, l'orecchio e quel taglio di capelli da moicano, una cresta destinata a diventare un simbolo. Vedere per credere: il prototipo di ragazzo della porta accanto è nato a Banská Bystrica, in Slovacchia, e ha un nome e un cognome ben definiti: Marek Hamsik. Alla faccia degli stereotipi. Non è biondo e non ha gli occhi azzurri, ma ha modi gentili, si fa voler bene da tutti e ha il carisma del vero leader. Oggi più che mai. Napoli è la sua casa, quella che lo ha accolto quando aveva appena vent'anni, conosceva l'Italia da cinque e forse non avrebbe mai potuto immaginare di eguagliare il record di gol di Diego Armando Maradona. Non esattamente uno qualunque: per la città, e per il calcio intero.
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Christian e Lucas, i figli di Hamsik piccoli campioni a Castel Volturno
Vietato lasciarsi ingannare dalle apparenze. I tatuaggi, l’orecchio e quel taglio di capelli da moicano, una cresta destinata a diventare un simbolo. Vedere per credere: il prototipo di ragazzo della porta accanto è nato a...
Andare in centro non gli è mai piaciuto più di tanto, ecco perchè ha scelto di vivere a Pinetamare: a due passi dal centro sportivo di Castel Volturno dove ogni giorno si allena con la squadra. Lì dove ha tutto quello che gli serve a portata di mano, ma senza il bisogno impellente di sfarzo e lusso sfrenato. Il minimo indispensabile per sè e per la sua famiglia, che poi è la cosa alla quale tiene più di tutto. La moglie Martina, sportiva anche lei e giocatrice di pallamano, gli ha regalato tre figli: Christian, Lucas e l'ultima arrivata Melissa. Mamma Renata e papà Richard cercano di seguire sempre il loro ragazzo in giro per il mondo. Infine Miska, sorella di Marek e moglie di Walter Gargano, ex compagno di Hamsik ai tempi del Napoli. Loro sono i legami più forti nella vita del capitano azzurro e negli anni gli sono sempre stati vicini. Perchè alle spalle di un successo grande come quello di Marek c'è una struttura forte che lo assiste e lo rende ogni giorno più sicuro.
Intorno c'è la routine di un ragazzo normalissimo, senza grilli per la testa. Con la passione per i tatuaggi e le macchine d'epoca. Uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto da quando è a Napoli, infatti, è una vecchia 500 vintage che il medico del Napoli, il dottor De Nicola, gli ha messo a nuovo rendendola un vero e proprio gioiello.
E poi c'è il calcio, ovviamente. Quello che lo accompagna fin dai primi tiri nelle giovanili dello Jupie Podlavice e dello Slovan Bratislava. Un amore e una passione che ha saputo trasmettere anche ai due figli maschi. Christian e Lucas giocano in una scuola calcio di Varcaturo che è affiliata con l'Udinese. Il più grande ha sviluppato il vizio del gol del papà a tal punto da essere diventato un attaccante. Come Marek gli piace segnare e per farlo ha deciso di partire da lì. Una posizione più avanzata che potrebbe portarlo tra qualche anno ad eguagliare e magari anche battere i record del padre. Intanto sia lui che Lucas crescono all'ombra di Marek che li segue, prova a non perdersi neanche un allenamento e li fa crescere con quei valori che lo hanno portato ad essere l'uomo che è: il capitano del Napoli e della nazionale slovacca. Il Mattino.
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