A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio intervenuto il noto giornalista napoletano Umberto Chiariello. Ecco quanto delle sue parole è stato evidenziato da CalcioNapoli1926.it:
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Chiariello non ha dubbi: “Santoriello deve tirarsi fuori dall’indagine. Vi spiego”
Così Chiariello a Radio Napoli Centrale: le sue considerazioni
"È di questi giorni la bomba della Premier League con il Manchester City sotto inchiesta per una serie di rilievi che riguardano un decennio di presunti abusi. Si tratta di una cosa grave, si parla addirittura di esclusione del Manchester City dalla Premier League. Se in Italia sulla Juventus si discute di retrocessione, penalizzazioni, il tema della radiazione della Juventus non si pone, o perlomeno fino ad oggi nessuno l’ha posto, aspettando di capire la Procura Federale cosa chiederà. Non solo, il Chelsea è finito nel mirino dopo aver speso un delirio. Effettivamente, il problema sono le regole del gioco. Si può giocare ad un tavolo di poker con il limite il cielo, dove chi ha soldi vince? Dov’è l’abilità? Dov’è la capacità di bluffare? La freddezza, la lucidità se il limite è il cielo? In Premier c’è una cosa: una commissione indipendente che valuta e che non è soggetta agli spifferi. Qui in Italia, invece, sta intervenendo la politica. La storia va rispettata, è vero che riteniamo che non tutti i successi della Juventus sono stati limpidi sul campo, per motivi arbitrali, e fuori dal campo per motivi di potere e forse su qualcuno abbiamo anche qualche prova, ma questo non può infangare una storia intera, fatta di grandi calciatori e cicli e come tale va rispettata. Poiché la storia va sempre rispettata, di qualsiasi colore essa sia, Santoriello deve tirarsi fuori dall’indagine. Non può essere ricusato, ma deve fare un atto di coscienza, capire di aver fatto una cazzata clamorosa. Se fossi un tifoso napoletano che si trovasse a vedere il Napoli sotto inchiesta e il PM che indaga dice di odiare Napoli e il Napoli, farei il pazzo. È giusto che si faccia da parte, perché ha sbagliato. Ciò che mi interessa ribadire, è che guardando alla Premier League procederanno senza freni, senza limiti, qui già si sta preparando tutto quello che serve per cercare di evitare l’affossamento della Juventus dopo la manovra stipendi di cui il rischio è molto alto. La differenza con la Premier League è enorme: povero Milan che è sotto accusa, povero Pioli, Maldini e Massara che hanno sbagliato una campagna acquisti intera, prendendo la “sfravecatura”, mentre in Premier, ogni calciatore, è costato da 60 milioni cadauno a salire, fino al record di Grealish di oltre 110 milioni. Al Milan sono stati concessi 50 milioni di euro, ancora peggio a gennaio. I fondi non danno la possibilità di crescita, tagliano i costi, gli stessi tanto richiesti al Napoli: non sia mai Dio. Quella che avete ignobilmente chiamato bancarella del torrone sta a Milano, spostate le fiere".
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