Quante cose si possono fare in quarantacinque minuti? Hirving Lozano è capace almeno di quattro: siglare una rete all'esordio assoluto, riaprire un match, far scendere più di qualche goccia di sudore sulla fronte di Matthijs de Ligt, procurarsi un fallo che propizia un insperato pareggio.Tutto questo in occasione di Juventus-Napoli all'Allianz Stadium, l'impianto bianconero che, quando venne inaugurato, Laurent Blanc disse avrebbe reso invincibile l'armata torinese. Tuttavia il primo messicano della storia del Napoli evidentemente questo non lo sapeva e ieri è subentrato al capitano Lorenzo Insigne, nel secondo tempo di gioco, senza accennare nessun tremolio alle gambe. D'altronde la sua abilità è provocare scosse di adrenalina, non subirle: a tal proposito gli abitanti di Ciudad de México possono fornire la mappa sismica del suolo della capitale, quando El Chucky, al debutto con la Nazionale maggiore ai Mondiali di Russia, segnò un gol alla Germania, che fece rizzare la pelle anche dell'incredulo Joachim Löw.Hirving Lozano è un "uomo" di Carlo Ancelotti. Se è vero che il calcio è come la vita fatto di incroci, corsi e ricorsi, casualità destinate, l'arrivo dell'ex Pachuca al Napoli ne è una manifestazione. Nella metà anno trascorsa lontano dai campi, l'attuale tecnico azzurro ha commentato per la TV canadese i Mondiali di calcio 2018 e proprio in quell'occasione ha visto all'opera Lozano e, come tutti gli appassionati, ne è rimasto stregato. E' trascorso un anno e l'ha fatto debuttare ai suoi ordini. Ai suoi ordini rispettati, sì. In Juventus-Napoli Hirving ha dato una mostra delle sua capacità: ha cercato la penetrazione tra le linee avversarie e ha colto la necessità di accentrarsi in fase di contropiede. Il centravanti è mancato e l'area di rigore nel primo tempo è stata troppo vuota. Cross, assist, verticalizzazioni che non hanno trovato un finalizzatore. Serve furbizia tattica, intelligenza, talento: benvenuto, Chucky.Cosa gli manca ancora? Una rete in Europa League, all'esordio. Ma per quella dovrà attendere ancora un po', poiché il Napoli si appresta a vivere l'avventura del gradino superiore, in Champions League. Per il resto i bookmakers non hanno avuto bisogno di impazzire nei pronostici con lui: la linea tracciata è sempre stata molto precisa. Hirving ha battezzato tutte le sue prime volte, in rigoroso ordine: debutto da professionista col Pachuca, debutto col Messico Under-20, debutto in Concachampions, debutto in Eredivisie, debutto in Coppa d'Olanda, debutto in Copa Confederaciones, debutto ai Mondiali, debutto in Champions League, debutto in Serie A. Così il calciatore più caro della storia del Napoli diventa anche il primo messicano in assoluto a segnare una rete nella massima competizione calcistica italiana. E se racconteremo che Kalidou Koulibaly, tra le divinità contemporanee dell'Olimpo delle difese, ha beffato la sua rete di due stagioni fa con un autogol, dovremo anche dire che nel tempio bianco e nero Hirving Lozano a ventiquattro anni ha segnato la rete numero 100 della sua carriera. Cento, così scandito."Predestinato" hanno detto di lui "perché quando ha il pallone tra i piedi, se glielo togli, gli corre dietro e non lo lascia più."di Sabrina Uccello©RIPRODUZIONE RISERVATA
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La centesima volta di Hirving Lozano è la Juventus
Contro la Juventus Hirving Lozano ha siglato la sua centesima rete in carriera, la prima al debutto col Napoli
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