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UEFA, Ceferin: “VAR in Champions dal 2019, Superlega non fattibile. Buffon? Non doveva parlare così”

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UEFA, Ceferin alla Gazzetta dello Sport: "VAR in Champions dal 2019, Superlega non fattibile. Buffon? Non doveva parlare così"

Redazione

Aleksander Ceferin, presidente dell’UEFA dal 2016, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato:

Quando allora la Var in Champions?"Realisticamente, nella stagione 2019-2020 potremmo averla in Champions e all’Europeo".

La decisione di Oliver ha avuto conseguenze. Cominciamo da Buffon?"Quello che ha detto non è giusto, non doveva. Però, dal punto di vista di chi ha giocato, capisco la frustrazione e la delusione di chi perde una partita su un rigore al 93’. Senti di aver perso l’occasione. Buffon si può capire".

Infrastrutture in Italia… "Di fatto non potete neanche ospitare una finale Champions né pensare di organizzare grandi tornei. Questo influisce sulla crescita del sistema. I ragazzi non giocano più per strada, hanno bisogno di campi e centri, altrimenti non si cresce. Davvero non capisco come l’Italia, uno dei quattro grandi paesi di calcio del mondo, abbia di gran lunga le peggiori infrastrutture anche della Polonia, non delle grandi nazioni. Tocca ai politici intervenire: in Italia tutto è fantastico, le città, il calcio è una religione ma…".

Anche per la Champions… Dal prossimo anno la «4X4», poi come cambierà? Qual è il limite alla concentrazione di club dai campionati top? "Fino al 2024 non cambierà molto, anche il triennio successivo, 2021-2024, sarà come il prossimo. Poi vedremo. Abbiamo cominciato discussioni strategiche tra tutti sul futuro del calcio, non soltanto del torneo. Naturalmente tutto devono coltivare il sogno di qualificarsi e quindi non possiamo permetterci una Superlega. Dobbiamo solo renderla sempre più interessante".

Champions e Fair play finanziario: come si cambia? "Servono nuove misure e stiamo coinvolgendo tutti, anche i giocatori. Intanto, limiti alle rose: ma anche nei campionati, sennò paga soltanto la Champions. Poi, limitare o vietare i prestiti: ma non si può fare in Italia dove non ci sono seconde squadre. Il salary cap ha qualche problema legale ma la luxury tax sarebbe praticabile. Dobbiamo essere tutti d’accordo, ma anche i grandi club vogliono questi interventi"