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Carratelli: “De Laurentiis e Ferlaino? Uno è odioso, l’altro si rende antipatico perché lo vuole”

Carratelli: “De Laurentiis e Ferlaino? Uno è odioso, l’altro si rende antipatico perché lo vuole”

Carratelli: "De Laurentiis e Ferlaino? Uno è odioso, l'altro si rende antipatico perché lo vuole" ecco quanto dichiarato

Redazione

In diretta a “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione condotta da Umberto Chiariello su Radio CRC TARGATO ITALIA è intervenuto Mimmo Carratelli, giornalista de Il Corriere Dello Sport: “Mi piace questa esperienza perché gestita da un emiliano puro come Ancelotti. Non capisco la squadra. Lui sta facendo gli interessi della squadra e del presidente, utilizzandoli tutti. Questa è una cosa positiva per la squadra e per la società.

Monzeglio? Ci chiamava dottorini a noi ragazzotti. Ci rimproverava. Se avete un giudizio negativo non nominatelo e lui lo noterà. Una delle poche vittorie del Napoli a Udine fu dell’albanese Grienzo. Lui era un’ala sinistra ma era formidabile, mi pare giocasse anche a destra.

Pesaola? Era formidabile. Tre quarti dei gol di Jeppson e Vinicio erano firmati da Pesaola. Pesaola giocò con Piola? Come no! Piola lo salvò. La Roma lo aveva praticamente liquidata. Lui lo chiamò a Novara e fece la doppia fortuna anche di Pesaola e poi incontrò la moglie.

Udinese-Napoli difficile? Complicata. La classifica è mediocre, ma l’Udinese è una squadra superiore alla classifica che ha. È una partita diversa con questo Napoli che cambia sempre formazione. Mentre prima si sapeva come giocava il Napoli, adesso non si sa più. Preferisco Sarri come idea di gioco, ma era necessaria questa svolta. Sarri aveva capito che forse servivano due fuoriclasse per migliorare ulteriormente questa rosa che aveva dato tutto.

De Laurentiis-Ferlaino? Il primo è più odioso. Il secondo era più antipatico perché voleva rendersi antipatico. Ferlaino l'ho frequentato molto come Bianchi fuori dal campo. Erano personaggi deliziosi. De Laurentiis fuori dal campo l'ho frequentato? No mai. Ferlaino era un signore. Una volta io e Ferlaino litigavamo e facevamo pace in continuazione e pensate che una volta a Capri ci trovammo a pranzo e lui mi parlò dell'Africa, ma in maniera commovente. Lui aveva nostalgia dell'Africa, voleva tornarci. Ferlaino campione d'Italia di gran turismo? Sì con un trucco. Lui mi pare che era una gara decisiva a Bologna, in salita, in cronoscalata. Mancavano i concorrenti e quindi lui fece partecipare i suoi amici e vinse. F Il calcio di oggi? Forse quello di oggi non da più lo stesso calore".