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Bertotto: “Il vero colpo di mercato del Napoli è Raspadori. Toro? Gara difficile”

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Le dichiarazioni di Bertotto a 1 Station Radio

Francesco Casillo

Valerio Bertotto è intervenuto ai microfoni di 1 Station Radio. L'ex calciatore dell'Udinese nel corso di 1 Football Club programma condotto da Luca Cerchione, ha detto la sua su Napoli-Torino e non solo. Bertotto difatti, esaltando il lavoro di Giuntoli ha speso parole al miele per Raspadori, definendolo, il vero colpo del calciomercato azzurro.

Bertotto esalta Raspadori: "Il colpo del mercato azzurro. Forte, giovane e risorsa per la Nazionale"

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Di seguito ecco le dichiarazioni dell'ex calciatore dell'Udinese Valerio Bertotto:

"Napoli-Torino? Sono due squadre forti. Il Napoli ha dato continuità ai risultati di gioco, fondamentali per il calcio italiano. Il Torino è cresciuto molto rispetto allo scorso anno, ha mantenuto un assetto tattico importante. L'approccio a questa prima parte di stagione è sicuramente positivo. Fatica dopo la sosta? È una problematica che sarà riscontrata da tutte le squadre, in particolare quelle al vertice. È una questione legata alle abitudini dei calciatori, non è agevole, ma quando si entra in quel loop fare quello step è decisivo. Spalletti è particolarmente capace, non avrà problemi a gestire questa situazione complicata. La mia idea sulla passiata stagione? Spalletti è un martello incredibile, non molla mai un centimetro. Probabilmente si era creata una situazione di rilassatezza, legata al momento particolare vissuto dagli azzurri. Questa sarà stata una lezione importante per la crescita di questa squadra in vista di questa stagione.

Ingaggiare Raspadori è stato un colpo straordinario per Giuntoli. Il Napoli ha acquistato un calciatore giovane e di talento. Il club ha costruito una rosa ampia, avere delle alternative importanti è un merito della società e di chi ha scelto i giocatori. Kim mi ha sorpreso. Non bisogna sminuire un campione come Kalidou, che ha fatto bene al Napoli e continuerà a far bene al Chelsea. Il coreano deve proseguire su questi livelli, si sta rivelando all'altezza della situazione. 

Mancata qualificazione al Mondiale? Siamo incastrati ancora nei nostri meccanismi mentali. Purtroppo qui si fanno tante chiacchiere, ma quando bisogna attuare dei cambiamenti siamo ancora ancorati al vecchio. È un atteggiamento mentale non consono in correlazione alle nuove attitudini del movimento calcistico. È necessario un intervento per non rischiare di disperdere delle competenze di grande eccellenza".