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Benvenuto 2019 – l’anno in cui la Serie A si spera possa porre le basi per una rinascita

Benvenuto 2019 – l’anno in cui la Serie A si spera possa porre le basi per una rinascita

La Serie A riparte dal basso per cercare gli antichi splendori. Un calcio che ormai è colmo di odio e razzismo che fa solo male alla società.

Redazione

Da qualche giorno a questa parte la Serie A è andata ufficialmente in vacanza con immense ferite sul groppone: dalle polemiche per l'uso del Var (a detta di tifosi, dirigenti ed addetti ai lavori usato solo in alcune situazioni) alle polemiche arbitrali montate prima da un vulcanicoAurelio De Laurentiis poi successivamente riproposte come un copione da cinema dal tecnico juventino, Massimiliano Allegri nel post-partita di Atalanta-Juventus. Un calcio che, oltre a polemiche infuocate per ogni genere di episodio considerato a "sfavore", razzismo dilagante ed odio immotivato non è più ormai in grado di offrire nulla più che negatività. Quella sana quanto colorita rivalità che si respirava (eccetto in alcuni casi) negli anni passati in Serie A: con allo stadio gente che esponeva striscioni di sfottò, cori mirati a schernire le tifoserie rivali, nel calcio moderno appare come un lontano ricordo ed è questo che fa più male, costringendo tantissimi appassionati ad allontanarsi da quello che era lo sport per antonomasia del paese. Il tutto già ribadito da noi in mattinata.

Questo bellissimo sport, che un tempo regalava colpi d'occhio fantastici degli stadi, sempre pieni di vita, di gente e di entusiasmo, partite ricche di campioni (anche nelle squadre minori) è stato "infettato" dall'arrivo di autentica arroganza da parte delle blasonate d'Italia, di quella voglia di vincere con qualsiasi mezzo possibile (anche illecito) pur di aver la meglio sui rivali di turno: le polemiche del finale dello scorso campionato insegna; con lo scudetto perso dal Napoli in albergo, dai festeggiamenti juventini al fine di sminuire gli azzurri sono un chiaro esempio di come quella sportività, di quel lottare fino alla fine e di complimentarsi con gli avversari, sia svanito ormai del tutto. Il tutto racchiuso in un becero razzismo tra tifoserie e verso i calciatori: quelli di colore i più colpiti. La nostra società, come spesso accade, si rispecchia nel calcio e tutto questo odio, razzismo e malcontento non è altro che uno specchio del nostro paese.

Che questo 2019 sia l'anno per un serio cambiamento in un campionato che un tempo era considerato il migliore del mondo. Le autorità competenti, le forze dell'ordine, così come nei piani alti della FIGC si spera che possano studiare ed effettuare un serio cambiamento affinchè la Serie A possa ritrovare gli antichi splendori di un tempo, se si vuole rialzare la testa bisogna cominciare sempre e comunque dal basso, e più in basso di così - dopo queste infinite sciagure e cadute di stile - non pensiamo si possa cadere. Che il 2019, quindi, possa essere l'anno del Napoli per tornare a gustarsi tutti insieme una vittoria europea, ma anche l'anno buono per un intero cambiamento in un ambiente in cui questo clima di odio e guerrafondaio non è più ammissibile.

Redazione

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