Nove mesi dopo il Napoli torna nella "Fatal" Firenze, luogo del delitto-scudetto, sfumato proprio nella gara contro la Fiorentina al "Franchi" lo scorso fine aprile. 3-0 con tripletta di Simeone, chiunque ha ancora in mente quella partita. E in molti non hanno dimenticato, sperando in una rivincita, che seppur di minor importanza, potrà servire a continuare la caccia alla Juve. L'impresa sarà tutt'altro che facile, sicuramente l'intenzione degli uomini di Pioli è diametralmente opposta: continuare a fare punti per sognare un posto nella prossima Europa League, qualificazione ad oggi difficile dato il nono posto e la folta concorrenza per quei posti. Più facile, forse, arrivarci tramite la Coppa Italia, dove i viola (a differenza degli azzurri) sono in semifinale e considerata l'assenza della Juve e delle altre big, sognare di alzare una coppa non è mai stato così possibile. La squadra del capoluogo toscano è una compagine costruita per arrivare lontano, con il giusto mix tra giovani ed esperti, una beata gioventù nel nome di Astori, il Capitano mai dimenticato e la cui scomparsa ha unito ancor di più il gruppo e l'ambiente. Con l'arrivo di Muriel, c'è stato però un completo cambio di mentalità: prima di gennaio la squadra subiva e segnava poco, adesso è l'esatto contrario. La qualità data dall'ex Sampdoria, Chiesa e Simeone in avanti è tanta, la stessa qualità che fa dell'attacco fiorentino uno dei più temuti dell'intero campionato. Si contano, nel corso della stagione, un doppio 3-3 (con Sassuolo e Sampdoria), oltre a qualche risultato prestigioso (vittoria 0-1 a Milano contro il Milan, l'exploit di Coppa Italia contro la Roma con il clamoroso 7-1). Manca però l'acuto finale e soprattutto quella continuità per arrivare in alto, fino all'Europa.
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L’AVVERSARIO – Rischio Viola per il Napoli: l’ultima volta fu "Fatal" Firenze
Il Napoli torna 9 mesi dopo nella "Fatal" Firenze che l'anno scorso segnò la fine dei sogni scudetto della banda Sarri
PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Lafont; Laurini, Pezzella, Ceccherini, Biraghi; Gerson, Veretout, Edmilson Fernandes; Chiesa, Simeone, Muriel.
UOMO CHIAVE: Chiesa
Sicuramente l'uomo più rappresentativo e decisivo è Federico Chiesa: il figlio d'arte, insieme a Luis Muriel e all'altro figlio d'arte Simeone, sono capaci di mettere in ginocchio qualsiasi difesa. Il gioco in profondità per vie centrali, lanci lunghi e verticalizzazioni è quello preferito dalla squadra di Pioli. Non da meno i cross dalle fasce con gli esterni a mettere in difficoltà i dirimpettai: Biraghi è l'autentica stella tra i terzini italiani, non a caso accostato anche al Napoli. Contro gli azzurri mancheranno Milenkovic e Vitor Hugo in difesa, due assenze non da meno. Il reparto si reggerà sul Capitano German Pezzella. A centrocampo mancherà Benassi, quest'anno un bomber aggiunto per la Fiorentina. Ancelotti dovrà trarre vantaggio da queste defezioni.
Tony Sarnataro
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