Partita niente male per l'esordio di questo "Boxing Day" tutto italiano: il Napoli va a "San Siro", alla Scala del calcio, per affrontare l'Inter di Luciano Spalletti e Mauro Icardi, in uno scontro diretto purissimo. 8 i punti che separano le due squadre, come 8 sono i punti che separano gli azzurri dalla Juventus. La volontà è di incrementare il vantaggio su una e accorciare lo svantaggio sull'altra. Di sicuro questo è, insieme a quello con i bianconeri, il vero scontro diretto del campionato partenopeo perché quelli con Milan, Roma e Lazio lo sono solo sulla carta, visto il ritardo accumulato da queste ultime in classifica. Un'Inter che si prepara alla sfida non arrivando nel suo miglior momento: dalla sconfitta contro la Juventus (1-0), che ha chiuso ogni speranza di poter sognare il tricolore, all'uscita in Champions tre giorni dopo. Al pari del Napoli, i meneghini continueranno la loro avventura europea in Europa League, ma la delusione è maggiore, perché per passare bastava una vittoria in casa contro il modesto PSV in un girone comunque difficile ma che si era messo in discesa. A ciò ha fatto seguito la vittoria sofferta contro l'Udinese (1-0) con un rigore dubbio nel finale, prima di un nuovo stop a Verona contro il Chievo ultimo in classifica (1-1), con gol clivense segnato al 91'. Insomma, anche Spalletti ha i suoi grattacapi, a partire dalla sospensione a tempo indeterminato per motivi disciplinari di Radja Nainggolan, avvenuta negli ultimi giorni come un fulmine a cielo sereno. Il belga non ci sarà contro il Napoli e non è un particolare da trascurare: tutti si aspettavano grandi cose dall'ex Roma, invece, tra infortuni e vicende extra-calcistiche il campo lo ha visto poco e male, non riuscendo mai a fare la differenza, creando più fastidi e malumori che gioie. Momento negativo a parte, Icardi e compagni restano una delle squadre da battere, la terza forza per distacco del campionato e in grado anche di provare a vincere qualcosa forse già quest'anno (Coppa Italia o Europa League), come dichiarato dal vero acquisto interista di questi ultimi giorni: il nuovo amministratore delegato Beppe Marotta, appena arrivato in nerazzurro. L'obiettivo minimo della conferma in Champions sarà probabilmente centrato senza particolari problemi. I meneghini, oltre all'ultimo periodo, pagano un inizio stentato (4 punti in 4 gare) con risultati modesti contro avversarie non di primo rango. Sono stati, però, protagonisti anche di grandi partite come il derby (vinto solo nel recupero 1-0) o soprattutto la vittoria di Roma contro la Lazio (0-3), miglior prestazione stagionale.
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LA PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): Handanovic; Vrsaljko, Skriniar, De Vrij, Asamoah; Vecino, Brozovic; Politano, Joao Mario, Perisic; Icardi
UOMO CHIAVE: Icardi
Spalletti utilizza il 4-2-3-1 che spesso si trasforma in 4-3-3 con l'abbassamento del trequartista. Ruolo naturale designato per Nainggolan, ora finito clamorosamente al "ripescato" Joao Mario. La stella assoluta, manco a dirlo, è il Capitano Mauro Icardi (in passato oggetto dei desideri del presidente De Laurentiis...), autentico trascinatore della squadra a suon di gol e leadership. Capocannoniere l'anno scorso, già a quota 9 in questa stagione. Ivan Perisic è l'altro nome da temere: in gol nell'ultima giornata, è ancora indietro alle sue normali prestazioni. La difesa è di altissimo spessore con Skriniar-De Vrij, mentre la mediana ha muscoli e qualità con Brozovic e Vecino, probabilmente al rientro dal 1' dopo un piccolo infortunio.
Tony Sarnataro
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