Antonio Careca, ex grande attaccante del Napoli, ha parlato a Premium Sport del suo passato partenopeo: "Giocare con Maradona era un sogno, una volta ne parlai con lui. Napoli, dunque, era per me un sogno. All'inizio il cambiamento è stato difficile, i tifosi erano pazzi per i giocatori, non potevamo uscire per strada, per noi era un lavoro, andavamo a Soccavo per fare allenamento e poi tornavamo, non potevamo neppure accompagnare i figli a casa, avevo i tifosi sotto casa per l'autografo". Su Maradona aggiunge: "Diego lavorava ogni giorno in palestra, ma con la squadra lavorava massimo due volte a settimana, il suo contratto prevedeva solo di giocare la domenica, bastava per far bene". Infine, sullo scudetto vinto al Napoli: "Uno scudetto vinto a Napoli vale come dieci altrove perché è molto più sofferto. Stoccarda? C'erano oltre trenta mila napoletani, non so come ci arrivarono. Io avevo 40 di febbre ma Ferlaino mi disse di giocare e basta, ma non potevo mandarlo a quel paese". CalciomercatoCOM.
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Antonio Careca, ex grande attaccante del Napoli, ha parlato a Premium Sport del
Antonio Careca, ex grande attaccante del Napoli, ha parlato a Premium Sport del suo passato partenopeo: “Giocare con Maradona era un sogno, una volta ne parlai con lui. Napoli, dunque, era per me un sogno. All’inizio il cambiamento...
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