Ancelotti incredulo e squalificato. La Roma per ripartire

Non sembra vero, ma invece lo è. Carlo Ancelotti fungeva da paciere, uomo d'esperienza: è stato espulso e poi beffato dalla squalifica. De Laurentiis è furioso, Carletto impassibile. Il Mattino ha analizzato il momento.

Ancelotti espulso e squalificato: c'è stupore e beffa

Il sopracciglio è salito molto in alto. Forse come mai accaduto prima d'oggi nella sua parentesi napoletana. E se ad alterarsi è stato addirittura il proverbiale leader calmo come Carlo Ancelotti, vuol dire che il fatto deve essere stato di portata colossale. Si è detto offeso, cosa che va ben oltre l'aspetto sportivo. Perché Re Carlo è uno che ne ha viste tante, ma quello che è successo in Napoli-Atalanta è stato ben oltre l'immaginabile. Anche nel momento di massima tensione in campo, con alcuni giocatori che volevano addirittura abbandonare il terreno di gioco per l'indignazione, ha mantenuto la calma, li ha rasserenati e li ha invitati a guadagnare nuovamente il centrocampo. Neppure i suoi modi educati e compiti, però, sono bastati a rasserenare l'arbitro Giacomelli che nella bagarre ha espulso anche lui, Carlo Ancelotti.

Riprendersi però non è impossibile, e i segnali visti contro l'Atalanta sono incoraggianti. Ancelotti è l'uomo giusto per rilanciarsi e il lavoro che sta facendo dal punto di vista mentale sui suoi ragazzi è incredibile. Non è certo un caso la crescita esponenziale di giovani come Fabian Ruiz, Di Lorenzo e Meret, tutti arrivati a Napoli con più di qualche dubbio, ma poi diventati tasselli insostituibili dello scacchiere azzurro. Anche da loro partirà la missione risalta con prima tappa a Roma, dove domani il Napoli sarà impegnato contro i giallorossi. Vincere vorrebbe dire ritrovare il quarto posto